Discussione:
avere la "risposta pronta"
(troppo vecchio per rispondere)
Tex
2006-09-28 07:05:10 UTC
Permalink
ciao a tutti!
ho una domanda da porvi:

Io ho 30 anni. A differenza di quando ero piccolo (ero molto sveglio),
faccio fatica a farmi rispettare perchè ho sempre paura di essere in
torto, e ho sempre il timore di poter offendere le persone. Troppo
spesso mi capita che vengo "attaccato" verbalmente ma non ho mai la
classica risposta pronta da dare... magari ci penso poi e mi viene in
mente quello che avrei potuto dire, ma a quel punto è troppo tardi
perchè nel frattempo sono ormai stato "offeso".

Qualcuno può darmi dei consigli su come potrei rendermi più
"reattivo"? Qualche libro interessante da leggere?

grazie mille!
Tex
dyskolos
2006-09-30 12:25:27 UTC
Permalink
"Tex" <***@tiscali.it> ha scritto nel messaggio news:***@e3g2000cwe.googlegroups.com...
[CUT]
Post by Tex
magari ci penso poi e mi viene in
mente quello che avrei potuto dire, ma a quel punto è troppo tardi
perchè nel frattempo sono ormai stato "offeso".
Uh, questo capita spesso anche a me! Non sempre ho la risposta pronta, poi
ci ripenso e mi dico: «Eh, però! Avrei dovuto dire o fare così e così,
mannaggia! Grrrrr! ».
Post by Tex
Qualcuno può darmi dei consigli su come potrei rendermi più
"reattivo"?
Mica facile! Ci vuole allenamento per certe cose, cioè dovresti cacciarti
più spesso in situazioni come quelle, ma è improponibile come consiglio.
Comunque non credo che sia una questione di prontezza di riflessi (lo spero
anche per me visto che ho quasi la tua età ;-) ), come invece sembri
sottointendere. Più che altro io mi chiederei perché uno debba tornare a
ripensare a cose già passate con il desiderio (inconscio?) di correggerle o
annullarle. Questo credo sia il vero problema. Sei uno che pretende molto da
sé stesso?
Post by Tex
Qualche libro interessante da leggere?
Spiacente, ma non so come aiutarti.



dysk
Kyoba
2006-10-01 10:02:26 UTC
Permalink
Post by dyskolos
Uh, questo capita spesso anche a me! Non sempre ho la risposta pronta, poi
ci ripenso e mi dico: «Eh, però! Avrei dovuto dire o fare così e così,
mannaggia! Grrrrr! ».
A freddo... e senza *la pretesa* di una risposta pronta.... son capaci
tutti!
^____^
Post by dyskolos
Mica facile! Ci vuole allenamento per certe cose, cioè dovresti cacciarti
più spesso in situazioni come quelle, ma è improponibile come consiglio.
Decisamente :D
Braveheart
2006-09-30 14:42:59 UTC
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Post by Tex
ciao a tutti!
Io ho 30 anni. A differenza di quando ero piccolo (ero molto sveglio),
faccio fatica a farmi rispettare perchè ho sempre paura di essere in
torto, e ho sempre il timore di poter offendere le persone. Troppo
spesso mi capita che vengo "attaccato" verbalmente ma non ho mai la
classica risposta pronta da dare... magari ci penso poi e mi viene in
mente quello che avrei potuto dire, ma a quel punto è troppo tardi
perchè nel frattempo sono ormai stato "offeso".
Qualcuno può darmi dei consigli su come potrei rendermi più
"reattivo"? Qualche libro interessante da leggere?
grazie mille!
Tex
IMHO non è necessario rispondere sempre e comunque alle offese per
essre rispettati, anzi a volte lasciar correre è sinonimo
d'intelligenza.
Quindi non badare sempre alle offese, rispondi solo quando qualcuno
esagera e va oltre il dovuto
Ciao!
Lali
2006-09-30 20:28:46 UTC
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Post by Braveheart
IMHO non è necessario rispondere sempre e comunque alle offese per
essre rispettati, anzi a volte lasciar correre è sinonimo
d'intelligenza.
Quindi non badare sempre alle offese, rispondi solo quando qualcuno
esagera e va oltre il dovuto
Beh, non è così semplice. E' un bel thread perchè io ho sempre
invidiato chi aveva la risposta pronta. Spesso dovresti ricorrere alla
risposta pronta non tanto in caso di offese vere e proprie perchè
accade raramente ma nel caso di battutine acide, frecciate velenose o
commenti inopportuni che si fanno in certi ambienti. No, in questi casi
lasciar perdere non è bello primo perchè devi cmq far capire
all'interlocutore che ha invaso il campo e che non deve prendersi tante
confidenze. E poi se la battutina o frecciata viene fatta davanti agli
altri se non rispondi corri il rischio di "autorizzare" altre persone a
farlo o almeno a provarci.
Io penso che le risposte pronte siano necessarie per farsi rispettare.
l***@yahoo.it
2006-09-30 18:45:19 UTC
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Post by Tex
Io ho 30 anni. A differenza di quando ero piccolo (ero molto sveglio),
faccio fatica a farmi rispettare perchè ho sempre paura di essere in
torto, e ho sempre il timore di poter offendere le persone. Troppo
spesso mi capita che vengo "attaccato" verbalmente ma non ho mai la
classica risposta pronta da dare... magari ci penso poi e mi viene in
mente quello che avrei potuto dire, ma a quel punto è troppo tardi
perchè nel frattempo sono ormai stato "offeso".
Io ne ho 46 ed ho anch'io lo stesso tuo problema, adirittura poi ci
penso e ripenso e mi infurio con me stessa perchè ci sto male per non
essere riuscita a rispondere.
Parlando con il terapeuta mi ha detto che questo mio problema dipende
dal fatto che non riconosco immediatamente le mie emozioni e che
l'unico modo è cercare di individuarle immediatamente, solo così
vengono fuori le risposte immediate.
Post by Tex
Qualcuno può darmi dei consigli su come potrei rendermi più
"reattivo"? Qualche libro interessante da leggere?
Secondo quanto mi ha detto il terapeuta ci devono essere dei
determinati esercizi, ma non saprei dirti quali. Quanto a libri non ho
la più pallida idea.

Ciao
Laila
may
2006-09-30 19:44:37 UTC
Permalink
Post by Tex
Qualcuno può darmi dei consigli su come potrei rendermi più
"reattivo"? Qualche libro interessante da leggere?
ti spiego in parole povere cosa è successo a me:
parlando con amici o amiche questi dicevano delle battute, o a volte dei
pareri che a me davano fastidio e mi offendevano... in quel momento ci
passavo sopra o rispondevo in un certo modo

succedeva poi che dopo qualche ora, da sola, mi tornava in mente la
discussione e mi arrabbiavo moltissimo "ma guarda che stronza, ma si può
dire una cosa simile? cavolo potevo rispondergli cosi e cosi... ma in quel
momento non mi è venuto in mente, stupida che sono"

ma la verità non era che "non mi veniva in mente" ma che per timidezza,
imbarazzo, paura della reazione di chi avevo di fronte, volevo "lasciar
perdere"

questo "lasciar perdere" che a prima vista mi sembrava fare al caso mio in
realtà mi portava ad un non rispettare le mie idee e le mie esigenze
(altrimenti non mi sarebbero venuti i nervi dopo tre ore, cose irrisolte che
poi ti porti dietro anche per anni)

ho cosi cominciato con una tattica: ogni volta che era possibile
riaffrontavo la situazione, ad esempio se la sera o la mattina dopo
rivedevo/risentivo la persona che aveva detto qualcosa che non mi andava
glielo dicevo:
"comunque volevo dirti una cosa, a proposito di ieri non sono affatto
d'accordo... non mi piaciuto mica come hai detto..." ecc...
la cosa si risolveva spesso cosi chiarendoci
(e credimi, la maggior parte delle volte è possibile)

pian piano, adottando questo sistema, ho capito che le persone non sono dei
mostri, che se dico il mio parere anche se tosto, se difendo il mio punto di
vista, non è che gli altri mi mollano, mi prendono in giro, mi odiano o
chessò... anzi, a volte si rinsaldano le amicizie, le persone sentono e
vedono di fronte a loro delle persone vere e le apprezzano di più

e cosi con il passare degli anni, a forza di chiarire le cose anche
posticipatamente non ho più avuto paura di dirle subito, è stato un passo
automatico

ora quasi sempre rispondo per le rime "subito" e sinceramente mi sta molto
bene cosi
Bernardo Provenzano®
2006-10-01 15:59:09 UTC
Permalink
Post by Tex
ciao a tutti!
Io ho 30 anni. A differenza di quando ero piccolo (ero molto sveglio),
Strano... cosa e accaduto?
Post by Tex
faccio fatica a farmi rispettare perchè ho sempre paura di essere in
torto, e ho sempre il timore di poter offendere le persone.
Per farti rispettare, l'altro, nel momento in cui decidi di impostarti,
"deve contare meno di te"... ma non è semplice se da piccoli non ci si è
impostati così o se è accaduto qualcosa che ha acuito sensi di colpa etc.
etc.
Post by Tex
Troppo
spesso mi capita che vengo "attaccato" verbalmente ma non ho mai la
classica risposta pronta da dare... magari ci penso poi e mi viene in
mente quello che avrei potuto dire, ma a quel punto è troppo tardi
perchè nel frattempo sono ormai stato "offeso".
La persona "che si fa rispettare" non pensa... è pronta e centrata
serenamente nella propria area che controlla e difende con naturalezza.
E' una questione di atteggiamento... l'impostazione del corpo, della voce,
del tono, se son ben architettati dall'esperienza, possono dissuadere
chiunque.
Cmq chi è bravo a farlo spesso sta meno bene di chi non è in grado di...
quindi rallegrati.
Post by Tex
Qualcuno può darmi dei consigli su come potrei rendermi più
"reattivo"? Qualche libro interessante da leggere?
Libro nooo... meglio frequentare gente reattiva così un po' le imiti... ma
ti conviene?
Ma se t'interessa solo leggere forse Joseph Ledoux "Emotional Brain"... ti
chiarisce perchè ti blocchi.

Bernardo Provenzano®.
a***@gmail.com
2006-10-03 14:23:42 UTC
Permalink
Innanzitutto un saluto a tutti i frequentatori di questo NG, che ho
scoperto da poco e che seguo con interesse. Mi chiamo Andrea e ho 31
anni, poco piu' dell'autore di questo post, e a quanto pare abbiamo lo
Post by Tex
faccio fatica a farmi rispettare perchè ho sempre paura di essere in
torto, e ho sempre il timore di poter offendere le persone. Troppo
spesso mi capita che vengo "attaccato" verbalmente ma non ho mai la
classica risposta pronta da dare...
Anche io condivido il tuo stato d'animo quando vengo aggredito
verbalmente: non riesco a trovar subito il modo di far valere le mie
ragioni, sicche' alla fine sembra quasi che sia io quello in torto che
si deve giustificare. Questo mi capita quando chi mi attacca e' in mala
fede e segue il principio per cui la miglior difesa e' l'attacco. Ti
faccio un esempio: il professore con cui ho fatto il dottorato era il
tipico barone che scaricava tutte le sue responsabilita' su noi
assistenti. Quando qualcosa non andava per il verso giusto (tipicamente
qualche scadenza che non riuscivamo a rispettare a causa di sue
dimenticanze) allora entrava urlando e minacciando. E a quel punto,
patatrac. Ribattere mi risultava difficilissimo.
Cercando di capire il perche' del mio comportamento, mi sono reso conto
che la mia prima reazione davanti alle sue accuse era questa: "Io non
accuserei mai una persona di qualcosa di cosi' rilevante senza averne
fondati e validi motivi: evidentemente ho realmente mancato in
qualcosa". Inutile dire che questa riflessione mi faceva perdere quei 2
secondi seguenti all'accusa nei quali e' fondamentale rispondere
fermamente; al contrario, io chiedevo spiegazioni sull'accaduto
timoroso di aver sbagliato qualcosa.
Ma non solo: visto che la mia "mitezza" era considerata un segnale di
vittoria per lui, allora continuava la sua accusa rincarando la dose
sia dal punto di vista della forma (aumentava il tono di voce) sia
della sostanza (iniziava a paventare terribili conseguenze, tipo meno
soldi per tutti i membri del laboratorio).

Da questa esperienza ho imparato che in una discussione con persone dal
carattere piu' o meno prepotente e' spesso deleterio partire da una
posizione in cui si chiede "perche' io sbaglierei?". Meglio piuttosto
ribadire di credere nella propria posizione e invece chiedere all'altro
"perche' tu avresti ragione?". In questo modo non ci si impunta
eliminando ogni dialogo, ma si fa capire all'altro che non bastera'
alzare la voce ha la possibilita' di avere un confronto da cui poi si
uscirebbe a testa alta sia avendo ragione, sia avendo torto
(naturalmente presupponendo la propria buona fede); allo stesso tempo,
pero', si evita di partire dalla posizione dell'accusato che deve
giustificare le proprie (presunte) mancanze.

Ciao

--
Andrea (GE, 31, 192)
lilli
2006-10-09 17:09:25 UTC
Permalink
Credo sia un mal comune e c'è chi si è fatto le ossa prima e chi, come te,
poi.
Scrivi: "ho sempre paura di essere in torto"
Male pensare a ciò e per tale motivo restare zitti, a mio parere. Può essere
che sia vero, ma come fai a scoprirlo se non ti confronti pacificamente
parlando?
Scrivi: "ho sempre il timore di poter offendere le persone"
Se non le insulti, perchè mai si dovrebbero offendere?Tu esprimi solamente
il punto di vista, che può a volte combaciare o meno. Magari se i due pareri
sono diversi, chissà che non ne risulti un terzo che vada bene ad entrambi.
Scrivi: "faccio fatica a farmi rispettare"
In che senso?Quando sento questa affermazione, mi balena per la mente
l'immagine di una persona che vuole essere autoritaria e per fare ciò usa un
tono di voce maggiore.Illuminami.
Infine scrivi: "nel frattempo sono ormai stato "offeso"".
Mi viene da chiederti...Come fai a dire ciò se non hai nemmeno provato ad
esprimere il tuo parere?Gli altri non penso siano in grado di leggerti
dentro, capire ciò che la tua mente elabora e via dicendo.
L'unico consiglio che ti dò è : parla.
Non aver sempre paura di non fare una bella figura (perchè è questo che mi
viene da pensare). Vedrai che gli altri ti apprezzeranno e sicuramente non
sempre a tutti starai simpatico come vorresti. Le persone intelligenti
sapranno così rispettarti.
Un ultima cosa. Non offendere te stesso!

Per i libri, non saprei.
*lilli*
Post by Tex
ciao a tutti!
Io ho 30 anni. A differenza di quando ero piccolo (ero molto sveglio),
faccio fatica a farmi rispettare perchè ho sempre paura di essere in
torto, e ho sempre il timore di poter offendere le persone. Troppo
spesso mi capita che vengo "attaccato" verbalmente ma non ho mai la
classica risposta pronta da dare... magari ci penso poi e mi viene in
mente quello che avrei potuto dire, ma a quel punto è troppo tardi
perchè nel frattempo sono ormai stato "offeso".
Qualcuno può darmi dei consigli su come potrei rendermi più
"reattivo"? Qualche libro interessante da leggere?
grazie mille!
Tex
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