anonimo(TO)
2007-07-26 14:44:53 UTC
Salve a tutti,
scopro ora questo ng, cercandolo come probabilmente è successo a molti di
voi che trovandosi in momenti sentimentali difficili hanno cercato degli
"amici" disposti a leggere le cose per come sono scritte e che sappiano
consigliare in modo disinteressato ma vero.
Sono un ragazzo di 30 anni con una sola grande storia di amore alle spalle,
terminata da pochissimo e nata ben 10 anni fa...
Sono qui a scrivere perchè soffro....tremendamente, in modo profondo e
sincero perchè ho preso la decisione di lasciarla.
L'ho lasciata perchè non posso vederla soffrire per causa mia e perchè mi
sento di non avere i termini di paragone adatti per poter fare un grande
passo in avanti al suo fianco. Insomma piuttosto che chiudere gli occhi come
ho fatto altre volte in cui sentivo questa necessità ho deciso di
raccimolare le forze ed affrontare la vita prendendo una decisioine che però
mi sta portando in un limbo di sofferenza del quale ignoravo quasi
l'esistenza...
Lei è una persona con la quale potrei vivere 200 anni di vita assieme in
modo felice....è sincera, disponibile, lavoratrice, carina, di compagnia,
simpatica ed abbiamo davvero tanto in comune ma nonostante tutto io mi
guardo attorno....cerco nuove esperienze, nuove vite da intersecare, nuovi
sguardi da incrociare, pur sapendo di stare bene ma probabilmente non così
bene...
Il pensiero di lei che soffre e cerca di farsene una ragione mi esplode
dentro come un macigno e mi fa sentire uno straccio ed un bastardo...mi ha
perdonato tante cose proprio perchè credeva in noi, mi è sempre stata vicina
e mi ha sopportato quando non ero quello che in realtà avrei dovuto essere.
Mi ha compreso, mi ha dato spazio e aria quando chiedevo di respirare un po'
e io l'ho strapazzata più volte perchè non sapevo da che parte sbattere la
testa e in fine l'ho lasciata lì con il riverbero della musica appena spenta
che inesorabilmente si affievolisce fino a spegnersi del tutto.
Mi ha chiesto perchè non sono felice....non lo so. Probabilmente dovrei
esserlo e diciamo che parzialmente lo sono sempre stato ma qualcosa dentro
si è sempre mosso tal volta di più altre volte meno.
Io credo di essere alla ricerca della conferma che lei sia per me quello di
cui in definitiva ho bisogno per essere alla fine felice ma così l'ho
persa....
La nostra storia non è mai stata priva di difetti ed ha sempre sofferto un
po' l'esser nata fra persone giovani, inesperte ed innamorate...e io non
sono mai stato in grado di superare alcuni limiti che mi impedivano una
crescita più matura all'interno della storia. L'esempio più lampante è che
per me lei è sempre stata lassù, sul trono, immacolata e candida e ciò mi ha
impedito di sviluppare una sessualità più libera, aperta e matura. Non
fraintendetemi il sesso andava bene ma gli mancava quel pizzico di
coinvolgimento in più che fa la differenza fra il volerlo fare spesso e il
farlo e basta... Con le altre questo limite non lo percepivo ed è capitato
di provare pulsioni istintive che mai con lei ho provato. Insomma un bene
immenso ma forse poca passione sessuale.
Dopo tanto tempo lei è una parte di me ed allontanarla mi è terribilmente
difficile, mi sento il carnefice delle sue sofferenze, attuali e passate e
preferirei sacrificare ciò che sento dentro per farla stare bene ma so che
non è giusto e non porterebbe certo a farla vivere meglio.
Sicuramente ci sarebbero tante altre cose da dire ma sarei ulteriormente
prolisso e non vorrei esagerare nel prendere il vostro, suppur donato,
prezioso tempo.
Datemi un punto di vista, così per sapere se ci vedete una logica...
Grazie,
Anonimo(TO)
scopro ora questo ng, cercandolo come probabilmente è successo a molti di
voi che trovandosi in momenti sentimentali difficili hanno cercato degli
"amici" disposti a leggere le cose per come sono scritte e che sappiano
consigliare in modo disinteressato ma vero.
Sono un ragazzo di 30 anni con una sola grande storia di amore alle spalle,
terminata da pochissimo e nata ben 10 anni fa...
Sono qui a scrivere perchè soffro....tremendamente, in modo profondo e
sincero perchè ho preso la decisione di lasciarla.
L'ho lasciata perchè non posso vederla soffrire per causa mia e perchè mi
sento di non avere i termini di paragone adatti per poter fare un grande
passo in avanti al suo fianco. Insomma piuttosto che chiudere gli occhi come
ho fatto altre volte in cui sentivo questa necessità ho deciso di
raccimolare le forze ed affrontare la vita prendendo una decisioine che però
mi sta portando in un limbo di sofferenza del quale ignoravo quasi
l'esistenza...
Lei è una persona con la quale potrei vivere 200 anni di vita assieme in
modo felice....è sincera, disponibile, lavoratrice, carina, di compagnia,
simpatica ed abbiamo davvero tanto in comune ma nonostante tutto io mi
guardo attorno....cerco nuove esperienze, nuove vite da intersecare, nuovi
sguardi da incrociare, pur sapendo di stare bene ma probabilmente non così
bene...
Il pensiero di lei che soffre e cerca di farsene una ragione mi esplode
dentro come un macigno e mi fa sentire uno straccio ed un bastardo...mi ha
perdonato tante cose proprio perchè credeva in noi, mi è sempre stata vicina
e mi ha sopportato quando non ero quello che in realtà avrei dovuto essere.
Mi ha compreso, mi ha dato spazio e aria quando chiedevo di respirare un po'
e io l'ho strapazzata più volte perchè non sapevo da che parte sbattere la
testa e in fine l'ho lasciata lì con il riverbero della musica appena spenta
che inesorabilmente si affievolisce fino a spegnersi del tutto.
Mi ha chiesto perchè non sono felice....non lo so. Probabilmente dovrei
esserlo e diciamo che parzialmente lo sono sempre stato ma qualcosa dentro
si è sempre mosso tal volta di più altre volte meno.
Io credo di essere alla ricerca della conferma che lei sia per me quello di
cui in definitiva ho bisogno per essere alla fine felice ma così l'ho
persa....
La nostra storia non è mai stata priva di difetti ed ha sempre sofferto un
po' l'esser nata fra persone giovani, inesperte ed innamorate...e io non
sono mai stato in grado di superare alcuni limiti che mi impedivano una
crescita più matura all'interno della storia. L'esempio più lampante è che
per me lei è sempre stata lassù, sul trono, immacolata e candida e ciò mi ha
impedito di sviluppare una sessualità più libera, aperta e matura. Non
fraintendetemi il sesso andava bene ma gli mancava quel pizzico di
coinvolgimento in più che fa la differenza fra il volerlo fare spesso e il
farlo e basta... Con le altre questo limite non lo percepivo ed è capitato
di provare pulsioni istintive che mai con lei ho provato. Insomma un bene
immenso ma forse poca passione sessuale.
Dopo tanto tempo lei è una parte di me ed allontanarla mi è terribilmente
difficile, mi sento il carnefice delle sue sofferenze, attuali e passate e
preferirei sacrificare ciò che sento dentro per farla stare bene ma so che
non è giusto e non porterebbe certo a farla vivere meglio.
Sicuramente ci sarebbero tante altre cose da dire ma sarei ulteriormente
prolisso e non vorrei esagerare nel prendere il vostro, suppur donato,
prezioso tempo.
Datemi un punto di vista, così per sapere se ci vedete una logica...
Grazie,
Anonimo(TO)