Discussione:
Raffaele Morelli
(troppo vecchio per rispondere)
elisa971
2005-04-29 20:07:20 UTC
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Figura controversa, lo so bene.
Io stessa per tanto tempo ho ritenuto il suo pensiero e la sua linea
editoriale (troppo)all'acqua di rose.
Poi mi sono ricreduta.
Ho iniziato a leggere con più attenzione i suoi scritti, a meditarli, e ad
applicarli.
E ho capito che anche io ero ostaggio dei miei giochi mentali, che non
sapevo "vedermi" e "vedere".
Morelli, se non ho completamente travisato la sua filosofia terapeutica,
ribadisce la necessità di "ascoltarsi" senza artifici, perchè è solo da
questo "ascolto" che può sorgere la reale comprensione delle cose e di
quelli che chiamiamo problemi.
E dunque, io ho piano piano imparato a mettere da parte giudizi e
pregiudizi, solo e soltanto attraverso l'osservazione attenta della
realtà, e a bloccare il sorgere di tutti gli automatismi di pensiero che
mi condizionavano.
Ora sto meglio, molto meglio, di qualche anno fa.
Morelli ha scoperto l'acqua calda? Morelli ha introdotto una piccola
rivoluzione nella psicoterapia?
Vediamo cosa ne scrivete.
Ciao.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Alessandro Ruggeri
2005-04-29 23:16:44 UTC
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elisa971
Post by elisa971
Figura controversa, lo so bene.
Ah si? Controversa? Perché?
Post by elisa971
Morelli ha scoperto l'acqua calda? Morelli ha introdotto una piccola
rivoluzione nella psicoterapia?
Non mi pare che abbia scoperto né l'uno né fatto rivoluzioni ...
Morelli mi pare si occupi più di mostrarsi in pubblico, questo sì.
Ha sicuramente una forte valenza mediatica; probabilmente è lo psichiatra
più conosciuto in Italia perché va in TV e affianca Il mussolini (ex?!
:-)) ) del talk-show.

Saluti
--
Alessandro
(www.hah.it)
Joe Panther
2005-04-30 07:30:13 UTC
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Post by elisa971
Figura controversa, lo so bene.
Io stessa per tanto tempo ho ritenuto il suo pensiero e la sua linea
editoriale (troppo)all'acqua di rose.
Poi mi sono ricreduta.
Ho iniziato a leggere con più attenzione i suoi scritti, a meditarli, e ad
applicarli.
E ho capito che anche io ero ostaggio dei miei giochi mentali, che non
sapevo "vedermi" e "vedere".
Morelli, se non ho completamente travisato la sua filosofia terapeutica,
ribadisce la necessità di "ascoltarsi" senza artifici, perchè è solo da
questo "ascolto" che può sorgere la reale comprensione delle cose e di
quelli che chiamiamo problemi.
E dunque, io ho piano piano imparato a mettere da parte giudizi e
pregiudizi, solo e soltanto attraverso l'osservazione attenta della
realtà, e a bloccare il sorgere di tutti gli automatismi di pensiero che
mi condizionavano.
Ora sto meglio, molto meglio, di qualche anno fa.
Morelli ha scoperto l'acqua calda? Morelli ha introdotto una piccola
rivoluzione nella psicoterapia?
Vediamo cosa ne scrivete.
Ciao.
l'abbinata del bar-tender Morelli e il lubrico Costanzo riesce a rendere
vischiose e morbose anche le situazioni più banali: una casalinga depressa
che non pulisce sotto il divano e il marito perplesso che beve grappa di
nascosto? per lei un orgia con 5 marocchini sul talamo matrimoniale, per lui
la frequentazione dei bagni della stazione atta a far fiorire
l'omosessualità repressa.

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Alberto
2005-04-30 09:45:34 UTC
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Post by elisa971
Figura controversa, lo so bene.
Io stessa per tanto tempo ho ritenuto il suo pensiero e la sua linea
editoriale (troppo)all'acqua di rose.
Poi mi sono ricreduta.
Ho iniziato a leggere con più attenzione i suoi scritti, a meditarli, e ad
applicarli.
E ho capito che anche io ero ostaggio dei miei giochi mentali, che non
sapevo "vedermi" e "vedere".
Morelli, se non ho completamente travisato la sua filosofia terapeutica,
ribadisce la necessità di "ascoltarsi" senza artifici, perchè è solo da
questo "ascolto" che può sorgere la reale comprensione delle cose e di
quelli che chiamiamo problemi.
E dunque, io ho piano piano imparato a mettere da parte giudizi e
pregiudizi, solo e soltanto attraverso l'osservazione attenta della
realtà, e a bloccare il sorgere di tutti gli automatismi di pensiero che
mi condizionavano.
Ora sto meglio, molto meglio, di qualche anno fa.
Morelli ha scoperto l'acqua calda? Morelli ha introdotto una piccola
rivoluzione nella psicoterapia?
Vediamo cosa ne scrivete.
Ciao.
Ti rendi conto che espressioni come quelle di "ascoltarsi" , di rifiutare i
giochi mentali e i pregiudizi, hanno una vaghezza tale da non significare di
fatto nulla? Morelli non ha scoperto l'acqua calda, ha invece scoperto il
modo di fare tanti soldi con un po' di retorica .
Roneth
2005-04-30 10:22:19 UTC
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Post by elisa971
Figura controversa, lo so bene.
Io stessa per tanto tempo ho ritenuto il suo pensiero e la sua linea
editoriale (troppo)all'acqua di rose.
Poi mi sono ricreduta.
Ho iniziato a leggere con più attenzione i suoi scritti, a meditarli, e ad
applicarli.
E ho capito che anche io ero ostaggio dei miei giochi mentali, che non
sapevo "vedermi" e "vedere".
Morelli, se non ho completamente travisato la sua filosofia terapeutica,
ribadisce la necessità di "ascoltarsi" senza artifici, perchè è solo da
questo "ascolto" che può sorgere la reale comprensione delle cose e di
quelli che chiamiamo problemi.
E dunque, io ho piano piano imparato a mettere da parte giudizi e
pregiudizi, solo e soltanto attraverso l'osservazione attenta della
realtà, e a bloccare il sorgere di tutti gli automatismi di pensiero che
mi condizionavano.
Ora sto meglio, molto meglio, di qualche anno fa.
Morelli ha scoperto l'acqua calda? Morelli ha introdotto una piccola
rivoluzione nella psicoterapia?
Vediamo cosa ne scrivete.
Ciao.
Ciao Elisa.
Morelli a mio parere e' davvero una figura controversa e ha davvero scoperto
l'acqua calda e oltretutto(sempre a mio modesto parere) parla e straparla
senza nemmeno aver sperimentato di persona quello che sta dicendo.
Se lo avesse fatto davvero, non perderebbe tempo dietro a improbabili
pascoscenici e a dare consigli via telefono.
Ho sentito Morelli a volte parlare di spiritualita', ma personalmente credo
che sia piu' vicino alla mondanita' televisiva (con tutti i vantaggi che ne
derivano) che alla vera autoconoscenza.
Ritengo che una persona sia pervenuta a certi livelli di consapevolezza,
difficilmente si lasci ingabbiare dentro simili teatrini.
Ormai vediamo che pure la "psicoterapia", e' entrata nello show televisivo.
Tempo fa per es, c'era Paolo Crepet da Bruno Vespa (insieme ad altri
"illustri"ospiti ) invitato a discutere su un tema indubbiamente urgente,
essenziale e credo di fondamentale importanza per tutti noi.

"Le nozze di Carlo e Camilla" .

Insomma dico; siamo seri.
O un professionista e' un professionista e si dedica a cose serie e in
ordine all' introspezione della persona come principio della salute mentale,
oppure c'e' davvero di che allarmarsi e i professionisti davvero seri,(e ce
ne sono indubbiamente) dovrebbero prendere pubblicamente le distanze da
quello che sembra ormai un fenomeno davvero dilagante.
Che questi "professori" poi, scrivano una moltitudine di libri ,non credo
sia sinonimo di saggezza e/o di professionalita', proprio perche' (essendo
chi scrive estremamente pignolo e scettico) non penso che i contenuti dei
loro testi, riportino tutta "farina del proprio sacco" soprattutto quando si
parla di "consapevolezza" , dato che certi personaggi come J.Krishanmurti
per es. (che a dispetto del nome fuoviante, nulla ha a che vedere con
sette, cerimonie strane o riti magici o altre bufale), ben espresse questi
concetti, senza peraltro essere uno psicologo o uno psicoterapeuta ma
semplicemente un essere umano che cerco' di esplorare se stesso fino alle
estreme conseguenze, scoprendo qualcosa che poi cerco' di far conoscere agli
altri promuovendo l'introspezione personale, al fine di portare alla luce
tutte le catene inconsce che mantengono la mente umana in un ristretto campo
di percezione illusoria e di tutte le astuzie mentali che questa mette in
atto per conservare quello stato innaturale, col quale la "civilita'"
convive da millenni.
Questo personaggio ebbe tra l'altro molti dialoghi ( tutt'ora reperibili
perche' scritti e pubblicati )con auterevoli scienziati, umanisti, filosofi
,ecc.
Non si tratta quindi un esponente della sciagurata corrente New age e
nemmeno di un delirante profeta.
A mio avviso, vale davvero la pena leggere gli "insegnamenti" che ha
lasciato.

Quello di cui tu parli Elisa, essere in ostaggio dei giochi mentali e il
"sapersi vedere" osservando e ascoltando se stessi senza giudizi o
intrusioni giudicanti , si chiama CONSAPEVOLEZZA .

Se hai pazienza di leggere alcune cose, tu segnalo questo indirizzo,dove K
espose questo "concetto":

http://www.respiroconsapevole.it/articoli/krishnamurti1.html

Se vorrai approfondire la sua "filosofia" che comunque sperimento' di
persona, ti sengnalo http://web.tiscali.it/krishnamurti/ , dove troverai
anche la parte "krishamurti e...(brani scelti)" , che include delle
riflessioni su" La conoscenza di se, la consapevolezza e la comprensione di
"cio' che e'".

Ti auguro una piacevole e proficua lettura.

Marco
Alessandra
2005-04-30 11:19:18 UTC
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"Roneth" ha scritto nel messaggio >
..
Post by Roneth
Tempo fa per es, c'era Paolo Crepet da Bruno Vespa (insieme ad altri
"illustri"ospiti ) invitato a discutere su un tema indubbiamente urgente,
essenziale e credo di fondamentale importanza per tutti noi.
"Le nozze di Carlo e Camilla" .
Ah Ah Ah :-DDD rotfl rotfl...:-))
mi hai fatto fare un sacco di risate, grazie!
Mi sembrava di poter vedere il dondolìo della testa su 'fondamentale
importanza per tutti noi', e sentire la pausa teatrale, e poi quel ...'le
nozze di ...'

Comunque, povero Krishnamurti, il nome non è 'fuorviante'...è solo indiano
:-) Allora il povero Osho, che prese nome da oceanic, come la consapevolezza
che raggiunse, che dovrebbe dire, che c'ha il nome da fustino di detersivo
per la lavatrice? :-)
Scherzo, ho capito che ne parli bene, ma quello è uno 'tosto'.
a differenza di K. Osho è un 'lavaggio delicato' senza centrifuga, però.
basta con le metafore stupide, taccio.
Ciao e ancora :-DD
alessandra
Roneth
2005-04-30 17:36:54 UTC
Permalink
Sono contento di averti fatto ridere Alessandra :)
Il guaio pero' e' che c'e' davvero da piangere quando si vedono ste cose.

Psichiatri che prima commentano casi delicati come il delitto di Cogne o di
Novi ligure e poi ce se li ritrova a discutere su Carlo e Camilla o su altri
temi che francamente andrebbero lasciati a salottini mondani, dove gente
che non ha un cavolo da fare, si ritrova a spettegolare sulle vite altrui
davanti a una tazza di the servito rigorosamente dall'impeccabile
maggiordomo in divisa .
Insomma parole a profusione sul NULLA , dove ovviamente non si puo'
concludere NULLA, per la semplice ragione che ci si e' seduti a discutere
tutti assieme su argomenti semplicemente ridicoli (per non dire di peggio),
dove ognuno pero' deve rigorosamente dire la sua, immaginando forse chissa'
quale alto contributo avra' dato all'umanita', con la propria ininfluente
opinione.

Per quanto riguarda Krishnamurti, ci tenevo a sottolineare che il
riferimento era a Jddu Krishnamurti, dato che esiste pure un
UG.Krishnamurti.
Lui stesso comunque,in un libro osservo' scherzosamente che quel nome era
abbastanza scomodo, proprio perche' poteva portare la gente a dei pregiudizi
vari.
La verita' invece e' che Il suo nome si deve all'essere stato come Krishna
l'ottavo di dieci figli e siccome la madre ne era devotissima, decise di
chiamarlo allo stesso modo; krishnamurti appunto (krishnamurti
significherebbe krishna in terra).

Comunque, di Krishnamurti , oltre ai
"http://web.tiscali.it/krishnamurti/libri.htm" , vi e' pure un libro (che
sfortunatamente non ho ancora trovato) avente titolo: "J. Krishnamurti a
confronto con la psicanalisi. La via della liberazione dell'uomo - Bratina
Edoardo ; Adyar L. 20.000

C'e' da sottolineare inoltre come questo singolare personaggio, ebbe
dialoghi (pubblicati) con personaggi di un certo livello nel campo
scientifico e non solo come ad es. il docente di storia delle religioni
Allan W. Anderson e il fisico David Bohm

(copio e incollo).., uno degli scienziati più originali ed evoluti del
nostro secolo (1917 - 1994), famoso per le sue innovative ipotesi
scientifiche e per la sua collaborazione con il fisico Einstein, e con il
maestro spirituale Krishnamurti.
Fisico quantistico teorico, insegna a Princeton fino al 1951, quando, in
piena guerra fredda, viene accusato di attività antiamericane, e costretto
ad abbandonare gli Stati Uniti. Si trasferisce prima in Brasile, poi in
Israele e infine in Gran Bretagna. Pubblica molti testi a carattere
scientifico, dedicati in particolare alla meccanica quantistica, e si
interessa ai problemi filosofici che la scienza sollecita e alle questioni
spirituali. Le sue tesi più affascinanti sono l'ipotesi Olografica, la
visione globale dell'esistenza che si manifesta in realtà implicata ed
esplicata, l'intelligenza attiva, il campo olistico.

Detto questo,ti lascio con questa paginetta su K,(giusto un assaggino) nella
speranza di non turbar troppo i tuoi sonni:) ..( i miei ogni tanto lo
sono:) )

http://www.consapevolezza.it/aetos/krishnamurti/k_on_dying.asp

Un salutone!

Marco
Alessandra
2005-04-30 18:27:46 UTC
Permalink
Post by Roneth
Sono contento di averti fatto ridere Alessandra :)
Il guaio pero' e' che c'e' davvero da piangere quando si vedono ste cose.
eh, lo so... ma intanto io rido, tanto in tv non li seguo :-)
Post by Roneth
Per quanto riguarda Krishnamurti, ci tenevo a sottolineare che il
riferimento era a Jddu Krishnamurti, dato che esiste pure un
UG.Krishnamurti.
sì, lo so. Anche io parlavo di Jiddu
(...)
(dopo un po' di pubblicità a K.)
Post by Roneth
Detto questo,ti lascio con questa paginetta su K,(giusto un assaggino)
nella speranza di non turbar troppo i tuoi sonni:) ..( i miei ogni tanto
lo sono:) )
http://www.consapevolezza.it/aetos/krishnamurti/k_on_dying.asp
me la vado a leggere tra poco, thank you per il pensiero :-)
In verità ho un libro di K., 'la felicità'. ma siccome è 'tostarello' (cioè
richiede impegno, e 'tempo'), vi ho preferito 'L'arte della felicità' (che
pure richiede tempo...una vita...per la pratica, ma è scritto più 'caloroso'
e confortevole, meno stancante). l'ho solo rinviato ad un'estate in cui mi
verrà la voglia di leggerlo tutto.
da internet a suo tempo presi un po' di cose, ma forse la pagina che posti
tu non la conosco ancora, vedrò.
ciao,
alessandra
p.s.: non capisco perchè dovrebbe turbarmi i sonni... la consapevolezza in
genere li rende calmi e profondi :-)
Miguel
2005-05-02 10:49:10 UTC
Permalink
Vorrei "partire" dicendo subito che io Morelli lo strozzerei(metaforicamente
si intende),ma un punto a suo favore voglio darglielo.Infatti gli psicologi
professionisti spesso si chiudono a riccio nel loro mondo e parlano solo con
chi interpellato non accorgendosi che la maggior parte della gente pensa
ancora che la psicologia sia solo Freud.Le uniche forme di informazione sul
mondo della psicologia vengono da film che non fanno altro che promuovere
uno stereotipo.Morelli è pessimo,basta vedere che c'è l'oroscopo alla fine
di Riza,pero il concetto di far conoscere la psicologia moderna anche a chi
non è addetto ai lavori non puo far altro che bene,anche all'immagine stessa
di questa scenza.
Ciao
Alessandro Ruggeri
2005-05-02 19:32:59 UTC
Permalink
Miguel
Post by Miguel
Morelli è pessimo,basta vedere che c'è l'oroscopo alla fine
di Riza,pero il concetto di far conoscere la psicologia moderna anche a chi
non è addetto ai lavori non puo far altro che bene,anche all'immagine stessa
di questa scenza.
Beh, a questo proposito mi vengono in mente due ordini di problematiche:
- far conoscere la psicologia moderna ... ma è psicologia quella che
profferisce Morelli? Sì? E fatta conoscere in *quel modo* non può far altro
che bene? Secondo me può fare anche *molto male* ... non è così univoco e
scontato;
- è teoricamente e umanamente auspicabile far conoscere la scienza della
psicologia a *tutti*, ma non si può trascurare che molto spesso molti dei
*tutti* devono essere preparati e pronti prima di poter accogliere certe
informazioni e certe forme particolari di cono-scienza.

So che può suonare "stridente", ma è la realtà, sarebbe un grave errore
sottovalutare questo aspetto.
Quindi a mio parere ci vuole un "equilibrio" tra conoscenza e comprensione,
di modo che possano seguire il più possibile *di pari passo*. Altrimenti,
esse stesse posso essere foriere di patologia.

Saluti
--
Alessandro
(www.hah.it)
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