Guido
2004-10-23 21:05:40 UTC
Ho 51 anni e vivo solo perché da alcuni mi sono separato da mia moglie. La
mia vita è stata un inferno ma non è questo il luogo per raccontarla.
All'età di 27 anni mi sono ammalato di una forma grave di depressione dalla
quale non sono più guarito.
Stento a trovare un senso per la mia vita. Mi sembra di essere esattamente
nella condizione di quel vecchietto di un canto di Leopardi, che cammina
affannosamente inciampando in continui ostacoli, oppresso da un peso
insostenibile, lungo un sentiero che ha per meta solo la fine definitiva,
quell'abisso dove precipita dimenticando tutto.
Fino a qualche anno fa mi sosteneva la fede religiosa. Ora l'ho persa quasi
completamente, e, cosa che non mi so spiegare, non ho più paura della morte,
che mi darei subito se ne avessi la possibilità. Ma chi mi puo' aiutare in
questo? Vi giuro, è l'unica cosa che desidero: spegnermi definitivamente.
Intanto la mia vita scorre monotona e senza il conforto di amicizie, in una
paurosa solitudine, alternando il lavoro alla casa.
Mi sono perdutamente invaghito di una collega assai più giovane di me, che
fra poco compirà 40 anni, ma la mia età, l'aspetto fisico non più attraente,
la mia situzione di vita, non mi hanno consentito di fare assolutamente
nulla per stabilire un rapporto con lei, fosse anche solo di amicizia.
Questo è il motivo decisivo che spinge verso la morte, l'unica possibilità
di senso per la mia vita che ho perso.
Non so perché ho scritto, sentivo che dovevo farlo.
Un cordiale saluto a tutti.
G.
mia vita è stata un inferno ma non è questo il luogo per raccontarla.
All'età di 27 anni mi sono ammalato di una forma grave di depressione dalla
quale non sono più guarito.
Stento a trovare un senso per la mia vita. Mi sembra di essere esattamente
nella condizione di quel vecchietto di un canto di Leopardi, che cammina
affannosamente inciampando in continui ostacoli, oppresso da un peso
insostenibile, lungo un sentiero che ha per meta solo la fine definitiva,
quell'abisso dove precipita dimenticando tutto.
Fino a qualche anno fa mi sosteneva la fede religiosa. Ora l'ho persa quasi
completamente, e, cosa che non mi so spiegare, non ho più paura della morte,
che mi darei subito se ne avessi la possibilità. Ma chi mi puo' aiutare in
questo? Vi giuro, è l'unica cosa che desidero: spegnermi definitivamente.
Intanto la mia vita scorre monotona e senza il conforto di amicizie, in una
paurosa solitudine, alternando il lavoro alla casa.
Mi sono perdutamente invaghito di una collega assai più giovane di me, che
fra poco compirà 40 anni, ma la mia età, l'aspetto fisico non più attraente,
la mia situzione di vita, non mi hanno consentito di fare assolutamente
nulla per stabilire un rapporto con lei, fosse anche solo di amicizia.
Questo è il motivo decisivo che spinge verso la morte, l'unica possibilità
di senso per la mia vita che ho perso.
Non so perché ho scritto, sentivo che dovevo farlo.
Un cordiale saluto a tutti.
G.