Discussione:
Guardare negli occhi
(troppo vecchio per rispondere)
Massimo Soricetti
2007-11-19 00:22:55 UTC
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Ciao,

mi sono reso conto che io non lo faccio mai.
Non guardo mai negli occhi la persona che mi parla, ma fisso il naso, o
la bocca, o un punto vagante della parte inferiore della faccia. Mai la
fronte o la parte alta della testa, quella sopra gli occhi appunto.

Temo che il fissare negli occhi sia percepito come un gesto sfacciato,
di sfida, e che il mio interlocutore se ne risenta. Voi come vi
comportate a questo proposito? Quando parlate con qualcuno, lo guardate
negli occhi o no?

Se qualcuno di voi ha cambiato atteggiamento, cioè prima non guardava
negli occhi e dopo sì, può dirmi come si è trovato? C'è stato un
cambiamento nel modo generale di reagire degli altri oppure è continuato
tutto come al solito?
l***@yahoo.it
2007-11-19 06:51:40 UTC
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Post by Massimo Soricetti
Ciao,
mi sono reso conto che io non lo faccio mai.
Non guardo mai negli occhi la persona che mi parla, ma fisso il naso, o
la bocca, o un punto vagante della parte inferiore della faccia. Mai la
fronte o la parte alta della testa, quella sopra gli occhi appunto.
Temo che il fissare negli occhi sia percepito come un gesto sfacciato,
di sfida, e che il mio interlocutore se ne risenta. Voi come vi
comportate a questo proposito? Quando parlate con qualcuno, lo guardate
negli occhi o no?
Se qualcuno di voi ha cambiato atteggiamento, cioè prima non guardava
negli occhi e dopo sì, può dirmi come si è trovato? C'è stato un
cambiamento nel modo generale di reagire degli altri oppure è continuato
tutto come al solito?
Neanche io guardo le persone negli occhi, e mi da enormemente fastidio
se parlo con qualcuno che mi fissa intensamente. Per non parlare della
frase che mi dicono quando una persona non guarda negli occhi non è
sincera.
Guando mi guardano negli occhi in modo intenso ho la sensazione che mi
scrutino il mio intimo, me stessa in profondità e la cosa non la
sopporto. Di solito chi mi scruta in modo pesante poi ha da ridire
sul mio comportamento e questo è una cosa che trovo fastidiosa.
Io guardo negli occhi solo i bambini o le persone che sento che mi
aprezzano, ma questo viene istintivo. Poi c'è da dire che se mi trovo
in qualche luogo affollato non riesco a guardare una persona negli
occhi perchè scatta in me come un senso di controllo in ciò che accade
attorno.
Una cosa curiosa che mi accade spesso è di non sapere che il colore
degli occhi delle persone che conosco bene. A meno che non abbiano un
colore che colpisce molto.

Ciao
Laila
MarcoM
2007-11-19 07:55:06 UTC
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Post by l***@yahoo.it
Post by Massimo Soricetti
Ciao,
mi sono reso conto che io non lo faccio mai.
Non guardo mai negli occhi la persona che mi parla, ma fisso il naso, o
la bocca, o un punto vagante della parte inferiore della faccia. Mai la
fronte o la parte alta della testa, quella sopra gli occhi appunto.
Temo che il fissare negli occhi sia percepito come un gesto sfacciato,
di sfida, e che il mio interlocutore se ne risenta. Voi come vi
comportate a questo proposito? Quando parlate con qualcuno, lo guardate
negli occhi o no?
Se qualcuno di voi ha cambiato atteggiamento, cioè prima non guardava
negli occhi e dopo sì, può dirmi come si è trovato? C'è stato un
cambiamento nel modo generale di reagire degli altri oppure è continuato
tutto come al solito?
Neanche io guardo le persone negli occhi, e mi da enormemente fastidio
se parlo con qualcuno che mi fissa intensamente. Per non parlare della
frase che mi dicono quando una persona non guarda negli occhi non è
sincera.
Guando mi guardano negli occhi in modo intenso ho la sensazione che mi
scrutino il mio intimo, me stessa in profondità e la cosa non la
sopporto. Di solito chi mi scruta in modo pesante poi ha da ridire
sul mio comportamento e questo è una cosa che trovo fastidiosa.
Io guardo negli occhi solo i bambini o le persone che sento che mi
aprezzano, ma questo viene istintivo. Poi c'è da dire che se mi trovo
in qualche luogo affollato non riesco a guardare una persona negli
occhi perchè scatta in me come un senso di controllo in ciò che accade
attorno.
Una cosa curiosa che mi accade spesso è di non sapere che il colore
degli occhi delle persone che conosco bene. A meno che non abbiano un
colore che colpisce molto.
Io non riuscirei proprio a parlare con qualcuno senza guardarlo negli
occhi, e mi pare che per tutte le persone che frequento sia così.
Certo poi gli occhi si muovono, anche, non è che uno butta là un faro e
non lo sposta più.
Tra l'altro credo proprio che sia una cosa naturale, che serva anche
alle persone per capire che uno sta parlando proprio con loro, e non con
altri.
Certo una cosa è lo sguardo indagatore che cita laila ed un'altra è il
contatto fra gli sguardi.
A proposito del fissare altrove ricordo che al lavoro c'era un ragazzo
che ti fissava in un punto della fronte, o della parte alta della testa,
all'inizio i colleghi dopo il colloquio andavano al bagno a specchiarsi.
Anche nei miei confronti "pretendo" di essere guardato, là dove è possibile.
Per capire quanto è importante per noi basterebbe pensare allo sguardo
di un bimbo, lo cerchiamo o no?
Io sì.
Marco
--
[cut off the capital B to reply]
dyskolos
2007-11-19 11:25:10 UTC
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Post by Massimo Soricetti
mi sono reso conto che io non lo faccio mai.
Non guardo mai negli occhi la persona che mi parla, ma fisso il naso, o
la bocca, o un punto vagante della parte inferiore della faccia. Mai la
fronte o la parte alta della testa, quella sopra gli occhi appunto.
Argomento interessante e per nulla banale! Sono stai scritti pure libri su
questo argomento e qualcuno ci ha anche fatto tesi di laurea, per esempio
il buon vecchio Rom (ma che fine ha fatto?). In più qui se ne è parlato
alcune volte (per esempio, http://snipurl.com/1tuv0 e
http://snipurl.com/1tuv4). Qualche autore ha anche fatto deduzioni sulla
formazione della personalità nel bambino a seconda del contatto oculare che
ha con la madre nei primi mesi di vita.

Il comportamento che descrivi è il più comune a parte la distinzione tra
parte superiore ed inferiore della faccia in quanto molti guardano anche la
fronte.
Post by Massimo Soricetti
Temo che il fissare negli occhi sia percepito come un gesto sfacciato,
di sfida, e che il mio interlocutore se ne risenta.
Penso proprio di sì. Lo sguardo è un regolatore di rapporti. Solitamente lo
sguardo fisso vuole indicare un tentativo di sottomissione e sfida, come
quando, ad esempio, il comandante militare dei film americani guarda in
faccia la recluta e gli urla: "Stai dritto, sacco di merda!"; o come quando
in un film di Rocky si vede l'energumeno che guarda fisso negli occhi
Sylvester seguendolo nel suo movimento ondulatorio, e poi gli dice "Mo' ti
spiezzo in due!" (o qualcosa del genere). D'altronde un capo in genere che
sfugge allo sguardo del sottoposto viene percepito come cedevole, come se
la qualità dello sguardo si espandesse alla persona. Spesso è così: lo
sguardo contribuisce a regolare i rapporti.

A parte l'atto di sfida, c'è anche lo sguardo intenso e diretto
occhio-ad-occhio di due innamorati, che non è proprio una sfida ma forse
forse... Se invece uno distoglie lo sguardo o è imbarazzato davanti alla
ragazza dei suoi sogni o magari non gli piace proprio. Body language,
direbbe qualcuno.
Post by Massimo Soricetti
Voi come vi
comportate a questo proposito? Quando parlate con qualcuno, lo guardate
negli occhi o no?
Beh, dipende. Di solito faccio un po' come te. Non so se hai mai fatto quel
giochino in cui due persone devono guardarsi negli occhi finché uno non
distoglie lo sguardo. Io perdo nove volte su dieci. Altre volte, se devo
"comandare", faccio come nell'esempio del film americano: guardo negli
occhi. Ugualmente se sono di fronte alla mia amante in un momento
particolare. Quando diventerò oculista, lo farò anche per mestiere :-)
Post by Massimo Soricetti
Se qualcuno di voi ha cambiato atteggiamento, cioè prima non guardava
negli occhi e dopo sì, può dirmi come si è trovato? C'è stato un
cambiamento nel modo generale di reagire degli altri oppure è continuato
tutto come al solito?
Urka, sì! Una volta capii che una ragazza poteva essere la mia "amata"
quando mi guardò fissa negli occhi, ed io guardai lei negli occhi, e
nessuno tolse lo sguardo, e poi... Beh, sì, cambiò tutto :-)



dysk
Skywalker
2007-11-19 13:41:45 UTC
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Post by Massimo Soricetti
Ciao,
Ehilà
Post by Massimo Soricetti
mi sono reso conto che io non lo faccio mai.
Anche io, mi da un profondo disagio.
Post by Massimo Soricetti
Non guardo mai negli occhi la persona che mi parla, ma fisso il naso, o
la bocca...
Temo che il fissare negli occhi sia percepito come un gesto sfacciato,
Anche io ho questa impressione. E per quanto mi renda conto che non sia
molto sensata, non riesco a vincerla, almeno non + di tanto.
So che: il guardare negli occhi non necessariamente indica un tono di
sfida, ma molto spesso ho a che fare con persone che - a mia impressione
- lo percepiscono proprio come un sfida.
Post by Massimo Soricetti
di sfida, e che il mio interlocutore se ne risenta. Voi come vi
Se qualcuno di voi ha cambiato atteggiamento, cioè prima non guardava
negli occhi e dopo sì, può dirmi come si è trovato? C'è stato un
cambiamento nel modo generale di reagire degli altri oppure è continuato
tutto come al solito?
Per un certo periodo ho provato a fare diversamente, i risultati sono
stati che, a mio avviso il senso di 'sfida' nel mio interlocutore
aumentasse - non sempre: mi dispiace dirlo ma ho notato che il senso di
sfida percepito, fosse quasi sempre inversamente proporzionale
all'intelligenza del mio interlocutore.

Ho smesso di farlo limitandomi a guardare negli occhi solo
'persone collaudate', nel senso che mi conoscono e sanno che da parte
mia non c'è nessuna sfida, che poi sono le persone che apprezzo di +.

Quindi brevemente utilizzo un approccio a gradi: cerco di capire chi ho
davanti e di volta in volta valuto - tenendo conto che posso sbagliare -
il tipo di 'approccio visivo da utilizzare.

La cosa + frustrante - in senso ampio, non è così frustante - è che,
molto spesso mi rendo conto di avere a che fare con persone decisamente
meno capaci di me, nell'uso dello sguardo; erroneamente convinte di avere
chissà quale dote percettiva (ah.. io nella vita bla bla), il risultato
molto spesso è deludente.

Dal mio punto di vista sono giunto ad delle conclusioni:

1) + la persona è intelligente, + non è a disagio

1.1) + la persona è soddisfatta della sua vita, meno si preoccupa di
queste cose; si conosce, non ha bisogno di dimostrare nulla.

2) + la persona è aggressiva/frustrata/sottomessa, - l'ho notato molto
spesso in uomini, cosidetti 'duri' che poi alla fine frequentano di
solito una donna che li tiene sotto ed al guinzaglio - + ha bisogno di
combattere il mio sguardo.

3) Purtroppo, a detta di qualcuno, si dice che io abbia una sguardo
molto inteso ( ma guarda che culo)

4) Non avendo mai usato lo sguardo come normalmente fanno gli altri, i
miei primi approcci saranno sicuramente stati grossolani e maccheronici,
bisogna insistere, secondo me.

Partendo dal presupposto che: persone così - sicuramente
rispettabilissime - non mi interessano, il problema si riduce di molto.

Il problema naturalmente non può essere 'svicolato' sul lavoro, li cerco
di stare al loro gioco tentando di mantenere uno stato di equilibrio,
funzionale ai miei obbittivi... come si fà; quando l'avro capito, te lo
dirò. :-)

Ciao Luca
miriana
2007-11-19 14:57:02 UTC
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Post by Massimo Soricetti
Temo che il fissare negli occhi sia percepito come un gesto sfacciato,
di sfida, e che il mio interlocutore se ne risenta. Voi come vi
comportate a questo proposito? Quando parlate con qualcuno, lo guardate
negli occhi o no?
Io guardo dritto negli occhi, perchè non riesco proprio a non guardare
qualcuno che mi sta parlando.
Ho notato, però, che spesso le persone distolgono lo sguardo, che non
riescono proprio a sostenerlo, quindi la tua è una domanda molto
interessante, imho.
In effetti anche mia madre mi ha detto più di una volta che ho lo sguardo
*troppo penetrante*(così lo ha definito), quindi deduco che la cosa possa
dar fastidio, anche se, noto, non a tutti.
Francy
2007-11-19 16:12:08 UTC
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Post by Massimo Soricetti
mi sono reso conto che io non lo faccio mai.
Non guardo mai negli occhi la persona che mi parla, ma fisso il naso, o
la bocca, o un punto vagante della parte inferiore della faccia. Mai la
fronte o la parte alta della testa, quella sopra gli occhi appunto.
Non riesco a parlare in modo fluido, sereno e gratificante con chi non
mi
guarda negli occhi :-(
Post by Massimo Soricetti
Temo che il fissare negli occhi sia percepito come un gesto sfacciato,
di sfida, e che il mio interlocutore se ne risenta.
Tra fissare e guardare c'e' una bella differenza ;-)
Fissare una persona puo' significare un mucchio di cose, in relazione
al contesto che si sta vivendo, secondo me rararemente si trasmette
sfida/provocazione negativa quando si guarda/fissa qualcuno.

Se l' intento e' sfidare o provocare, non e' solo lo sguardo che
comunica
questa nostra intenzione, ma se la nostra intenzione non e' sfidare/
provocare
ma solo "interessarsi" all'altra persona difficilmente l'altro
recepisce in modo
scorretto le nostre intenzioni.

Sei certo che alla persona che ti sta davanti fa piacere non essere
guardata negli occhi ?
Sei certo che interpreterebbe il tuo sguardo come sfida/
sfacciatagine/ ... ?
Post by Massimo Soricetti
Voi come vi
comportate a questo proposito? Quando parlate con qualcuno, lo guardate
negli occhi o no?
Non riesco a parlare con qualcuno senza guardarlo negli occhi, a meno
che non sono in una situazione che me lo impedisce, ma in quel caso
la comunicazione cambia.

Mi capita spesso di lavorare con una persona che ha una forte
deformazione
del volto.
La prima volta che incontrai questa persona, non riuscii a trattenere
le lacrime O_O
(non ho pianto, mi sono solo scese delle lacrime) ed ebbi svariate
altre reazioni
emotive molto palesi
Puf ! Sarei voluta sparire all'istante
La persona in questione si accorse delle mie lacrime e dello stato
di agitazione generale che stavo provando in quel momento, e abbasso'
gli occhi.
Mi sentii morire, credevo di averlo ferito e per tutta la durata della
riunione
stetti malissimo.
Malgrado questo non riuscivo a non guardarlo negli occhi quando
parlavo,
non volevo incontrare piu' il suo sguardo, ma davvero non ci riuscivo.
La riunione finalmente fini ed io me ne tornai a casa con mille dubbi
e paure.
L'idea di averlo ferito mi faceva davvero male, ma temevo che
parlargli della mia
reazione gli avrebbe fatto ancora piu' male .... lasciai passare
qualche giorno
e poi arrivo' la comunicazione che la riunione era andata bene e che
sarebbe
iniziata una collaborazione che ci si augurava sarebbe stata duratura.
La cosa mi fece felice non solo a livello lavorativo, ma sopratutto a
livello
personale, perche' nel suo tono della voce non avevo percepivo
nessun risentimento nei miei confronti.
Ero certa che con il tempo gli avrei spiegato il significato del mio
sguardo
e della mia palese (e inaspettata) reazione emotiva, e volevo farlo
senza parlargliene perche' la cosa mi avrebbe imbarazzato tantissimo.
A distanza di 5 anni ancora mi genera forti emozioni guardarlo in
faccia,
sopratutto quando lo rivedo dopo molto tempo di sole telefonate, ma
adesso sa
il perche', ne sono certa, e non abbassa piu' gli occhi quando lo
guardo in un
certo modo, ma con gli occhi mi esprime "comprensione", comprensione
per qualcosa che
non so perche' ma non riesco proprio a gestire in modo corretto.

Sono certa di sapere cosa ha pensato di me il primo giorno che mi ha
incontrato cosi
come sono certa di sapere cosa pensa di me oggi ... sono certa di
questo perche'
me lo dice con gli occhi ;-)
Un giorno forse ci troveremo a parlare di tutto questo, credo che a
lui piacerebbe
farlo.

Questo per dirti, che secondo me con gli occhi si possono dire un
mucchio di cose,
molte molte di piu' di quante se ne possono dire con le parole e che
negare o negarsi
il canale comunicativo degli occhi e' negare e negarsi qualcosa di
molto importante.


Ciao
Francy
BaT@_-
2007-11-19 18:42:21 UTC
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Post by Massimo Soricetti
Ciao,
mi sono reso conto che io non lo faccio mai.
Non guardo mai negli occhi la persona che mi parla, ma fisso il naso, o
la bocca, o un punto vagante della parte inferiore della faccia. Mai la
fronte o la parte alta della testa, quella sopra gli occhi appunto.
Temo che il fissare negli occhi sia percepito come un gesto sfacciato,
di sfida, e che il mio interlocutore se ne risenta. Voi come vi
comportate a questo proposito? Quando parlate con qualcuno, lo guardate
negli occhi o no?
Io non guardo quasi mai nemmeno la faccia: guardo sempre altrove, passando
diverse occhiate all'interlocutore, ma velocemente e solo in "punti chiave"
della discussione.
Insomma lo sguardo è ridotto ai minimi termini e per mia responsabilità e
perchè ho motivi personali/estetici a riguardo.
Porto gli occhiali da sole il meno possibile, ma è -in realtà- un tempo
notevolmente maggiore alla norma (anche di notte :)

Per quanto ne so io sull'atteggiamento/interpretazione: non è sempre una
questione di sfida.
Dipende dal contesto. In un discorso lo sguardo può determinare sfida o
rispetto, il altri può essere un "requisito" senza causa: in pratica sarebbe
normale guardare l'interlocutore negli occhi (magari non fisso e
"allucinato"!)

Infatti, dato il mio comportamento a riguardo, spessissimo vengo ritenuto e
giudicato precocemente (da chi non mi conosce) come uno sfacciato, uno che
sfida, come una mancanza di rispetto... e non perchè guardo negli occhi, ma
perche *non guardo* ...se poi lo sommiamo al mio modo di fare...
Post by Massimo Soricetti
Se qualcuno di voi ha cambiato atteggiamento, cioè prima non guardava
negli occhi e dopo sì, può dirmi come si è trovato?
Non ho cambiato l'atteggiamento in generale, ma in particolare si: solo con
alcune persone.
A queste (poche) persone ho spiegato anche i motivi del comportamento e devo
dire di essermi trovato ne' bene, ne male. Semplicemente mi sento più
rilassato nel guardare negli occhi queste persone, ma sono tutti
fidatissimi.. per cui non corrispondono alla tua questione.
Post by Massimo Soricetti
C'è stato un
cambiamento nel modo generale di reagire degli altri oppure è continuato
tutto come al solito?
Gli altri, almeno nel mio caso, hanno sempre cambiato atteggiamento.
Potendomi guardare negli occhi si sono resi conto che sono umano anche io,
che provo emozioni "dietro" a quella che appare come una personalità
apatica, strana, egocentrica e presuntuosa.

Da parte mia: anch'io ne ho ricavato vantaggi: mi è ancora più facile
"sentire" quello che gli altri provano/pensano, ma niente di rilevante.

Lo sguardo comunica molto, per alcuni. Fa parte dell'espressione del volto,
che per quanto poco la si consideri consciamente: in realtà conta molto,
come il tono della voce o le movenze, gli odori, il contatto.
La predominanza di uno o più di questi fattori dipende da persona a persona:
da come uno è stato (o si è) abituato a trattare con gli altri. Per alcuni
(pochi) il mio "non guardare" o celarmi sotto gli occhiali scuri (modello "a
mosca", impenetrabili) è un vero e proprio "sgarbo".

Il mio lo considero un piccolo Handicap (quello del non voler guardare
l'interlocutore), ma ormai non ci faccio nemmeno più caso.
E' anche vero che può "far comodo" il poter non guardare negli occhi.


Cia'!
Sine Nomen
2007-11-19 18:16:49 UTC
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Post by Massimo Soricetti
Ciao,
mi sono reso conto che io non lo faccio mai.
Non guardo mai negli occhi la persona che mi parla, ma fisso il naso, o
la bocca, o un punto vagante della parte inferiore della faccia. Mai la
fronte o la parte alta della testa, quella sopra gli occhi appunto.
Temo che il fissare negli occhi sia percepito come un gesto sfacciato,
di sfida, e che il mio interlocutore se ne risenta. Voi come vi
comportate a questo proposito? Quando parlate con qualcuno, lo guardate
negli occhi o no?
Se qualcuno di voi ha cambiato atteggiamento, cioè prima non guardava
negli occhi e dopo sì, può dirmi come si è trovato? C'è stato un
cambiamento nel modo generale di reagire degli altri oppure è continuato
tutto come al solito?
Io mi sono trovato molto meglio, mi dà più sicurezza: prima *non*
guardavo negli occhi per timidezza (non che adesso lo sia molto meno
eh).

Col tempo ho imparato ad usare gli occhi in modo strategico,
accompagnando una certa mimica facciale: ad esempio spalancandoli, o
socchiudendo le palpebre, distogliendo lo sguardo per un attimo o
fissando intensamente solo nel momento in cui sto dicendo una cosa
particolare.
Dipende spesso dal mio umore e da quanto mi sento sicuro in quel
particolare momento (a volte non mi viene proprio).

A me personalmente danno fastidio coloro che fissano senza interruzione
e "soprattutto" senza intervallare il contatto con espressioni del
viso, è una cosa che mi trasmette antipatia.

Ti consiglio di farlo, pian piano ti renderai conto che può essere uno
strumento molto valido per farti capire, per mantenere l'attenzione su
di te, per far vedere che sai il fatto tuo... ed imparerai ad usarlo
sempre meglio ;-)
--
.
Vincenzo Del Piano
2007-11-19 21:43:42 UTC
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Post by Massimo Soricetti
mi sono reso conto che io non lo faccio mai.
Non guardo mai negli occhi la persona che mi parla [cut]
Temo che il fissare negli occhi sia percepito come un gesto sfacciato,
di sfida, e che il mio interlocutore se ne risenta. [cut]
Guardare l'altro nel viso (e specificamente negli occhi) è comunicazione
altamente significativa: dico <<l'altro>> e non solo uno con cui si sta
parlando, perchè -secondo la Psicologia Evoluzionistica- quando l'Evoluzione
ha prodotto creature (quali noi ...) che sono <<bilateralizzate
simmetricamente>> (hanno, cioè, una destra e una sinistra e un avanti e un
dietro ... o genericamente *una testa* individuabile), la relazione si è
fatta molto più significativa a condizione che -appunto!- la testa di uno
fosse rivolta verso la testa dell'altro. E che "le teste" si guardassero.
La bilateralizzazione-simmetrica ha rappresentato un grosso balzo evolutivo,
rendendo possibile la *comunicazione duale*, operata non solo -per es-
attraverso la percezione dell'uno dell'odore dell'altro, ma aggiungendo ad
essa "la conferma" del <<t'ho visto, e so che tu hai visto me!>>.
Ed ha aperta la strada a reciprocità di specie che si esprimono attraverso
gli istintivi "girare al largo l'uno dell'altro"; o spartirsi implicitamente
il territorio di caccia/competenza; eccetera.
E' per l'estrema importanza del "guardarsi in faccia", che è addiritura
istintivo ( = programmato geneticamente!) che nei confronti di una creatura
sconosciuta si tenda -superata l'iniziale diffidenza/paura del nuovo- a
girarle intorno alla ricerca della testa (e degli occhi). Ciò, nella
esigenza dello scambiare l'informazione del <<ci siamo visti entrambi>>.

Nè la faccenda si esaurisce nel <<ci siamo visti>>!
E' la comunicazione successiva "che conta": essa comporta -proprio come
molti hanno già osservato ...- *fantasie* (e nulla più!) di dominanza,
superiorità, aggressività, intenti "penetrativi", ... oppure e per converso,
subordinazione, senso di inferiorità, eccetera.
Se si tengono in considerazione queste cose, imho "è facile" capire che
gardarsi negli occhi (o genericamente pur solo in viso) "non è irrilevante"
ai fini della comunicazione duale. Ed è facile anche capire che possano
emergere difficoltà particolari; molte delle quali inconsciamente
proiettive, quali "anche" il timore di poter apparire intimidatori,
sfacciati, invadenti, eccetera.

[Specificamente a riguardo dello "sguardo penetrante" (valutato ora
fascinoso, ora minaccioso) è forse suggestivo (e basta?) osservare che il
fondo dell'occhio non è cosituito da neuroni intermedi(ati) da altri con
quelli cerebrali, ma è costituito non-mediatamente da cellule cerebrali: ciò
significa che il fondo dell'occhio è *una parte del cervello* che comunica
direttamente con l'esterno, il che -*imho*- darebbe ragione della inconscia
sensazione che chi scruti "dentro l'occhio" guardi direttamente il cervello
(e le funzioni mentali!) della persona scrutata così "profondamente".]
Post by Massimo Soricetti
Voi come vi comportate a questo proposito?
Quando parlate con qualcuno, lo guardate
negli occhi o no?
Sempre ... tranne quando "io so" che l'altro potrebbe preferire la *fantasia
contingente* (ampiamente sorretta da fatti inconsci ed etologici!) che <<non
m'ha visto>>.
Questo significa -imho ... - ricorrere all'espediente di girare lo sguardo
altrove ... tutte le volte che si inizia a dire (dell'altro) una cosa che "è
bene" che l'altro possa concedersi di credere che "non si veda".
Post by Massimo Soricetti
Se qualcuno di voi ha cambiato atteggiamento, cioè prima non guardava
negli occhi e dopo sì, può dirmi come si è trovato?
Non mi ricordo del "prima" ... :-))
Però, così come ho detto di comportarmi, va bene!
Post by Massimo Soricetti
C'è stato un cambiamento nel modo generale
di reagire degli altri oppure è continuato
tutto come al solito?
... "io so" che quando l'interlocutore è stato preventivamente "rassicurato"
sul fatto che nè lo si scruti indagativamente o invasivamente o
intimidatoriamente, nè si abbia altro intento che quello di confermare che
<<ci stiamo vedendo entrambi>> ... anche l'interlocutore più "sfacciato o
impacciato" smette di fare a gara a chi regge più a lungo lo sguardo: si
accetta entrambi e specularmente che <<ci stiamo guardando *e vedendo*>> ...
e va tutto bene.

Ciao, Massimo! :-)
--
Vincenzo
may
2007-11-20 11:54:37 UTC
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Post by Massimo Soricetti
Se qualcuno di voi ha cambiato atteggiamento, cioè prima non guardava
negli occhi e dopo sì, può dirmi come si è trovato? C'è stato un
cambiamento nel modo generale di reagire degli altri oppure è continuato
tutto come al solito?
il mio ex suocero, qualche anno fa, me lo fece notare ed io ci rimasi
male.
effettivamente non lo guardavo negli occhi perchè ne avevo soggezione.

Da allora presto sempre attenzione a "come" guardo tutte le persone.

Penso sia una bella cosa guardare negli occhi chi mi parla, è come
dirgli "ti presto attenzione"... e poi a seconda della persona, del
momento ecc... questo gesto può esprimere tante tante cose!

Proprio l'altro giorno dicevo a mia figlia: "Guardami negli occhi e
ripeti quello che hai detto", volevo leggere quello che dicevano gli
occhi e non solo la bocca :o)
Infatti non ci ho capito na mazza ;o)
Francy
2007-12-01 18:50:49 UTC
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Post by may
Proprio l'altro giorno dicevo a mia figlia: "Guardami negli occhi e
ripeti quello che hai detto", volevo leggere quello che dicevano gli
occhi e non solo la bocca :o)
Infatti non ci ho capito na mazza ;o)
Anche mia madre, quand'ero bambina, mi diceva "guardami negli occhi" per
capire se mentivo o quando nel corso di una predica voleva che stampassi
nella mente le cose che mi diceva....mia madre ha uno sguardo che quando
vuole ti fulmina! :)

Parlare con una persona guardandola negli occhi è non solo un fondamentale
segnale di attenzione ma anche un segno rivelatore della fiducia in se'
stessi e della sincerita' con cui si affronta il prossimo. Non a caso si
dice che gli occhi sono lo specchio dell'anima.
Solitamente chi non guarda negli occhi è per una forma di
timidezza/insicurezza o perche' sta mentendo e ha paura di essere scoperto.

Io ho imparato, con il tempo, a guardare negli occhi i miei interlocutori e
ho ricevuto maggiore considerazione e io mi sono accorta di essere più
attenta. Certo, lo sguardo è un altra cosa ed è correlato al grado di
intimità che si ha con l'interlocutore ed al tono della conversazione.

Io ultimamente ho ripreso a non guardare negli occhi, e cammino con la testa
bassa....mi succede sempre quando affronto periodi difficili nella vita
personale e questo è uno di quelli....e mia madre se ne accorge subito, non
occorre che dica una parola....grazie mamma!

Francy.....una nuova.

MariaElena
2007-11-20 10:27:19 UTC
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Post by Massimo Soricetti
Ciao,
Se qualcuno di voi ha cambiato atteggiamento, cioè prima non guardava
negli occhi e dopo sì, può dirmi come si è trovato? C'è stato un
cambiamento nel modo generale di reagire degli altri oppure è continuato
tutto come al solito?
ciao, sono nuova di qui e vorrei provare a risponderti.
Da bambina sono sempre stata molto timida poi verso i 18 anni mi sono un po'
aperta agli altri ed ho iniziato a dissimulare la timidezza fino a perderla.
Beh ogni tanto fa ancora capolino ma è gestibile!

Finchè ero timida non potevo guardare negli occhi nessuna persona,
distoglievo lo sguardo, mi guardavo i piedi, per l'imbarazzo tenevo una mano
sulla faccia, magari sul naso e diventavo rossa facilmente.
Poi ho iniziato a trovare consensi nelle altre persone, ho scoperto di
piacere prima come amica con le amiche poi come ragazza con i ragazzi e ho
iniziato ad uscire dal guscio.
E' stato lì probabilmente che ho scoperto il valore dello sguardo,
un'occhiata di complicità con un'amica, uno sguardo al ragazzo che mi
piace...

Secondo me guardare negli occhi non è affatto un gesto sfacciato, dipende
solo dal contesto.
Se fissi una persona che non conosci è maleducazione, se guardi una persona
negli occhi mentre gli parli è sincerità, se capisci che si sente in
soggezione togli lo sguardo per poi restituirglielo quando cerchi conferma
di qualcosa che è emerso dal dialogo. Penso che si debba usare l'intuito, il
buonsenso e la fiducia negli altri e soprattutto in se stesso.

Allenati con qualche piccola situazione, ad esempio si dice che quando si fa
un brindisi ci si debba guardare negli occhi, pechè no? provaci è
un'occasione in cui sai per certo di non risultare maleducato :-)

E per sdrammatizzare: ho una sola persona che non guardo negli occhi quando
gli parlo: la mia collega strabica :-P
per l'imbarazzo di capire con quale occhio mi sta guardando la fisso in
mezzo agli occhi, all'attaccatura del naso. Funziona :-D

ciao
Maria Elena
Gello Ramello
2007-11-19 23:41:08 UTC
Permalink
Post by Massimo Soricetti
Temo che il fissare negli occhi sia percepito come un gesto sfacciato,
di sfida, e che il mio interlocutore se ne risenta. Voi come vi
comportate a questo proposito? Quando parlate con qualcuno, lo guardate
negli occhi o no?
Per me si tratta molto semplicemente di confidenza. Se ho confidenza lo
guardo o non lo guardo a seconda dei casi ma senza condizionamenti o
imbarazzo. Se non ho confidenza, guardo il mio interlocutore negli
occhi quando lo ascolto e per brevi periodi se vedo che gli crea
imbarazzo. Se voglio comunicare fermezza o convinzione, lo guardo negli
occhi.
Guardare dritto negli occhi è un gesto troppo significativo e troppo
dipendente dal contesto da poter fare sempre e solo in una maniera:
cioè non si può di regola sempre fissare gli occhi o sempre
distoglierli.
Ci vuole una gestione "oculata" :-)
--
Gello Ramello
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