Discussione:
Aracnofobia
(troppo vecchio per rispondere)
Vincent
2008-10-07 21:44:15 UTC
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Esiste un sistema per vincere l'aracnofobia? L'unico sistema che ho
provato è stato tramite la pnl ma i risultati sono stati mediocri.
Qualcuno conosce un metodo o un cosiglio diversi?

grazie.
Marco
2008-10-08 13:11:47 UTC
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Post by Vincent
Esiste un sistema per vincere l'aracnofobia? L'unico sistema che ho
provato è stato tramite la pnl ma i risultati sono stati mediocri.
Qualcuno conosce un metodo o un cosiglio diversi?
grazie.
puoi provare, in ordine dalla più breve alla più lunga/impegnativa:
la psicoterapia breve strategica, che pare funzioni bene con le fobie,
la psicoterapia cognitivo-comportamentale o quella psicoanalitica

piccola curiosità: hai mai vissuto il rapporto con tua madre come
qualcosa di "opprimente"/"intrusivo"? tua madre è stata
iperprotettiva/ansiosa/apprensiva?
alecs
2008-10-08 18:41:36 UTC
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Post by Marco
piccola curiosità: hai mai vissuto il rapporto con tua madre come
qualcosa di "opprimente"/"intrusivo"? tua madre è stata
iperprotettiva/ansiosa/apprensiva?
per favore puoi aiutarmi a sviluppare questo concetto?
cioè secondo te ci sarebbe relazione tra aracnofobia e iperprotettività
materna?
quali sono i meccanismi che si innescano?

alecs.
Marco
2008-10-11 15:02:44 UTC
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Post by alecs
Post by Marco
piccola curiosità: hai mai vissuto il rapporto con tua madre come
qualcosa di "opprimente"/"intrusivo"? tua madre è stata
iperprotettiva/ansiosa/apprensiva?
per favore puoi aiutarmi a sviluppare questo concetto?
cioè secondo te ci sarebbe relazione tra aracnofobia e iperprotettività
materna?
quali sono i meccanismi che si innescano?
mi ricordo di aver letto qualcosa a riguardo su un libro per l'università...
secondo la psicoanalisi le fobie sono conseguenza di un meccanismo di
difesa chiamato "spostamento".
La fobia è quindi spiegata come lo spostamento inconscio di
paure/affetti negativi originariamente legati ad un altro oggetto, ad
esempio un genitore, su un nuovo oggetto (ad es. il ragno).
L'esempio era proprio quello dell'aracnofobia, che, da quel che ho
letto, spesso è correlata a un genitore/madre ipercontrollante ed
intruviso... ho approfittato della questione di Vincent per verificare
se questa teoria è compatibile con il suo caso, siccome un mio amico con
il terrore dei ragni effettivamente ha avuto una madre soffocante.
Vincenzo Del Piano
2008-10-11 16:37:16 UTC
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Post by Marco
secondo la psicoanalisi le fobie sono conseguenza di un meccanismo di
difesa chiamato "spostamento".
La fobia è quindi spiegata come lo spostamento inconscio di
paure/affetti negativi originariamente legati ad un altro oggetto, ad
esempio un genitore, su un nuovo oggetto (ad es. il ragno).
... :-)) ... "a questo punto" della evoluzione delle ipotesi sul
funzionamento della mente, diciamo che <<la psicoanalisi è stata la prima a
dirlo>>; la dinamica di spostamento-su-altro (meno
"compromettente/imbarazzante" per la componente cosciente ...) è ormai
patrimonio condiviso da tutte le modalità interpretative su "la mente".

Naturalmente, chi all'inconscio non ci crede, nega che ci sia uno
spostamento (di che? :-)), e sostiene che l'effetto per il quale è
indubitabile che sia la sostituzione di un oggetto con un altro dipende dal
fatto che la formazione di patterns-cognitivi (relativi all'oggetto
sostituente) è maggiormente coerente con altri patterns-cognitivi della
persona, relativi all'oggetto sostituito. Si tratterebbe quindi di una
sostituzione realizzata non per un conflitto (inconscio), ma per "armonia e
coerenza interne" della mente.
Post by Marco
L'esempio era proprio quello dell'aracnofobia, che, da quel che ho
letto, spesso è correlata a un genitore/madre ipercontrollante ed
intrusivo ...
E' senz'altro possibile.
Così come sono possibili anche molte altre interpretazioni; per es., che
l'aracnofobia esprima una "difesa preliminare" da situazioni di
intrappolamento (richiamate alla mente dall'attitudine del ragno a costruire
trappole), e quindi sia/rappresenti una forma-latente di claustrofobia; o di
complesso di persecuzione, attivato dall'attribuzione al ragno della
capacità di essere "nascostamente insidioso".
Più in generale, credo che si possa dire che -in ogni caso- l'aracnofobia
esprima la "preoccupazione" di non essere al sicuro nei confronti di qualche
pericolo non immediatamente evidente ... :-)) ... facendoci così entrare
addirittura un (preliminare di) Attacco di Panico, o quantomeno di Ansia
Libera.

E "poi" ... molto imho ... c'è la "questione estetica": un ragno non è che
sia (solo e/o ipoteticamente) brutto: è, piuttosto, che così come è, appare
*troppo-diverso* per poter pensare di riuscire a prevederne comportamenti e
"intenzioni".
Una troppa-diversità che fa paura per l'inverosimiglianza di soddisfare un
ancestrale e istintivo bisogno di <<sapere con che si ha a che fare>> ...


Ciao, Marco! :-)
--
Vincenzo
Elisewin
2008-10-15 19:00:32 UTC
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Post by Vincenzo Del Piano
Naturalmente, chi all'inconscio non ci crede, nega che ci sia uno
spostamento (di che? :-)), e sostiene che l'effetto per il quale è
indubitabile che sia la sostituzione di un oggetto con un altro dipende dal
fatto che la formazione di patterns-cognitivi (relativi all'oggetto
sostituente) è maggiormente coerente con altri patterns-cognitivi della
persona, relativi all'oggetto sostituito. Si tratterebbe quindi di una
sostituzione realizzata non per un conflitto (inconscio), ma per "armonia e
coerenza interne" della mente.
Ciao,
mi permetto di spostare il discorso su di me, visto che mi sembra
c'entri abbastanza. Io ho la fobia dei vermi... ne sai qualcosa? Ti
ringrazio!
--
Siate realisti, ragionevolmente diffidenti, occasionalmente spietati. (B.S.)
Vincenzo Del Piano
2008-10-16 22:59:25 UTC
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Post by Elisewin
Io ho la fobia dei vermi... ne sai qualcosa?
Ne sai più di certo tu stesso. O puoi saperne di più!
Basterà che ti chieda quale cosa significhino PER TE l'idea e/o il concetto
e/o il contesto e/o l'immagine designati dal termine <<vermi>>, per saperne
di più di ogni idea temerariamente generalizzata al riguardo.
Dico sul serio: provaci "seriamente" ... e vedrai! :-))

--
Vincenzo
Elisewin
2008-10-17 11:01:40 UTC
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Post by Vincenzo Del Piano
Post by Elisewin
Io ho la fobia dei vermi... ne sai qualcosa?
Ne sai più di certo tu stesso. O puoi saperne di più!
Basterà che ti chieda quale cosa significhino PER TE l'idea e/o il concetto
e/o il contesto e/o l'immagine designati dal termine <<vermi>>, per saperne
di più di ogni idea temerariamente generalizzata al riguardo.
Dico sul serio: provaci "seriamente" ... e vedrai! :-))
--
Vincenzo
Grazie mille, farò una piccola analisi su me stessa, magari anche la
prossima volta che ne vedo uno, invece di urlare, penserò al perché di
tutto questo ribrezzo =)
--
Siate realisti, ragionevolmente diffidenti, occasionalmente spietati. (B.S.)
Vincenzo Del Piano
2008-10-17 21:02:52 UTC
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Post by Elisewin
farò una piccola analisi su me stessa, magari anche la
prossima volta che ne vedo uno, invece di urlare, penserò
al perché di tutto questo ribrezzo
... :-))) ... bene!
E comunque, più che <<pensare al perchè>>, mi permetto consigliare di
provare a "sentire" qual è l'emozione che *sta dietro* quella di ribrezzo;
l'emozione che "giustifica/motiva" il ribrezzo.
Ciò, in quanto il <<perchè razionale>> che potresti credere di aver
individuato non avrebbe comunque *nulla a che vedere* con il <<perchè
emozionale>> (per non dire <<inconscio>>) ... che è individuabile solo
seguendo l'emozione invece che la ragione.

Posso farti l'augurio di "farti una auto-psicoterapia" rapida quanto quella
di una signora che *in 45 minuti* scoprì la giustificazione/motivazione
(appena appena non consapevole) di una fobia verso i gatti, che le rendeva
"penoso" anche vederli in TV.
Non erano i gatti-felini a terrorizzarla, ma i "gattini" (come a Roma si
chiamano i viluppi di polvere che si formano sotto i letti e i termosifoni!)
che temeva l'avrebbero fatta litigare con il marito.
Risolta la questione dei gattini-polvere ... la signora si concesse (e si
concede tuttora) il lusso di tenere in casa un grosso gatto persiano!
:-))

Ciao! :-)
--
Vincenzo
Elisewin
2008-10-18 11:34:05 UTC
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Post by Vincenzo Del Piano
Post by Elisewin
farò una piccola analisi su me stessa, magari anche la
prossima volta che ne vedo uno, invece di urlare, penserò
al perché di tutto questo ribrezzo
... :-))) ... bene!
E comunque, più che <<pensare al perchè>>, mi permetto consigliare di
provare a "sentire" qual è l'emozione che *sta dietro* quella di ribrezzo;
l'emozione che "giustifica/motiva" il ribrezzo.
Ciò, in quanto il <<perchè razionale>> che potresti credere di aver
individuato non avrebbe comunque *nulla a che vedere* con il <<perchè
emozionale>> (per non dire <<inconscio>>) ... che è individuabile solo
seguendo l'emozione invece che la ragione.
Posso farti l'augurio di "farti una auto-psicoterapia" rapida quanto quella
di una signora che *in 45 minuti* scoprì la giustificazione/motivazione
(appena appena non consapevole) di una fobia verso i gatti, che le rendeva
"penoso" anche vederli in TV.
Non erano i gatti-felini a terrorizzarla, ma i "gattini" (come a Roma si
chiamano i viluppi di polvere che si formano sotto i letti e i termosifoni!)
che temeva l'avrebbero fatta litigare con il marito.
Risolta la questione dei gattini-polvere ... la signora si concesse (e si
concede tuttora) il lusso di tenere in casa un grosso gatto persiano!
:-))
Ciao! :-)
--
Vincenzo
E' davvero molto interessante questa vicenda... ho letto
l'Interpretazione dei sogni di Freud, e la situazione di questa signora
me lo ha molto ricordato... può essere che le nostre paure siano
collegate a qualcosa che ci è sgradito a tal punto da cercare di censurarlo?
Premesso che vado per logica, non avendo alcuna preparazione tecnica in
materia, se non un vivo interesse :)

Grazie mille per i consigli...
--
Siate realisti, ragionevolmente diffidenti, occasionalmente spietati. (B.S.)
Vincenzo Del Piano
2008-10-19 00:21:56 UTC
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... può essere che le nostre paure siano collegate a qualcosa
che ci è sgradito a tal punto da cercare di censurarlo?
Quando pare che una paura non abbia spiegazione ... la spiegazione (non solo
psicoanalitica!) è che la coscienza si rifiuta di accettare di avere quella
paura specifica. Ciò, per i motivi più disparati.

In questi casi, può accadere che la "vera" cosa che fa paura sia sostituita
da un'altra (... realizzandosi così una fobia) e si avverta paura per la
cosa-sostituta; paura ... che appare ingiustificata, perchè "appioppata"
arbitrariamente a un oggetto che non c'entra!
Oppure ... può succedere che la paura resti senza un oggetto a cui
appiopparla seppur arbitrariamente; la paura diventa angoscia (termine
tecnico che designa paure-senza-oggetto causativo) ... e la persona avverte
"solo" l'attivazione neurovegetativa *normale* nei casi di forte paura. A
questo specifico riguardo, *io opino* che a causare il Disturbo di Attacco
di Panico (DAP) sia una paura-senza-oggetto identificabile: infatti, nel DAP
si avverte "solo" l'attivazione del Sistema Neurovegetativo, ma si pensa che
ci sia un malore in corso.

... :-)) ... quando pare che sia intervenuta una censura a impedire che si
identifichi l'oggetto che causa una paura, "è bene" DE-censurarSI; "magari"
facendosi il conto che "il gioco non vale la candela": non può esserci
niente di così "imbarazzante" nell'aver paura di una cosa (qualsiasi cosa!)
della quale -proprio perchè se ne prova imbarazzo- s'è *già dimostrato* di
non volerci avere niente a che fare.

Ciao, Elisewin! :-)
--
Vincenzo

Vincent
2008-10-08 21:41:19 UTC
Permalink
Post by Marco
la psicoterapia breve strategica, che pare funzioni bene con le fobie,
la psicoterapia cognitivo-comportamentale o quella psicoanalitica
ok grazie :-)
Post by Marco
piccola curiosità: hai mai vissuto il rapporto con tua madre come
qualcosa di "opprimente"/"intrusivo"? tua madre è stata
iperprotettiva/ansiosa/apprensiva?
Con mia madre no, ma con mio padre si, moltissimo!
Centra qualcosa?
Vincenzo Del Piano
2008-10-08 17:00:51 UTC
Permalink
Post by Vincent
Esiste un sistema per vincere l'aracnofobia? L'unico sistema che ho
provato è stato tramite la pnl ma i risultati sono stati mediocri.
... l'aracnofobia ... con la PNL? :-o
Post by Vincent
Qualcuno conosce un metodo o un consiglio diversi?
L'aracnofobia è "una paura per attribuzione" (ai ragni) di qualità o
temibilità che essi non possono avere.
Per togliere ai ragni la qualità fantasticata a loro carico ... bisogna:
- *o* lavorare su quella fantasia attributiva, facendo un percorso di
Psicoterapia Dinamica o Cognitiva;
- *o* lavorare "direttamente" sulla paura, facendo un percorso di
Psicoterapia Comportamentale.

... "tertium non datur"; nè "quartum"! :-)

--
Vincenzo
Vincent
2008-10-08 21:41:20 UTC
Permalink
Post by Vincenzo Del Piano
... l'aracnofobia ... con la PNL? :-o
Si, se vuole le posto "il metodo".
Post by Vincenzo Del Piano
Post by Vincent
Qualcuno conosce un metodo o un consiglio diversi?
L'aracnofobia è "una paura per attribuzione" (ai ragni) di qualità o
temibilità che essi non possono avere.
- *o* lavorare su quella fantasia attributiva, facendo un percorso di
Psicoterapia Dinamica o Cognitiva;
- *o* lavorare "direttamente" sulla paura, facendo un percorso di
Psicoterapia Comportamentale.
... "tertium non datur"; nè "quartum"! :-)
--
Vincenzo
Ok, mi documenterò a riguardo.
Grazie.
alecs
2008-10-09 10:44:17 UTC
Permalink
Post by Vincent
Post by Vincenzo Del Piano
... l'aracnofobia ... con la PNL? :-o
Si, se vuole le posto "il metodo".
a me interessa.
link?

alecs.
Vincent
2008-10-09 18:23:39 UTC
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Post by alecs
a me interessa.
link?
alecs.
Non ho il link ma il metodo scritto.
Eccolo:

Se abbiamo una paura che vogliamo neutralizzare, possiamo adottare una
tecnica molto potente: innanzitutto proviamo a pensare la nostra vita
come una linea, che dal passato va verso il futuro, passando per il
presente. Su questa linea del tempo si trovano tutti gli eventi della
nostra vita.

Immaginiamo di posizionarci su questa linea, all'altezza del punto in
cui si trova l'esperienza che ha generato questa paura. Ad esempio un
mese fa, o un anno fa, o dieci anni fa.

Restiamo al di sopra di questa esperienza, guardiamola con distacco e
pensiamo ad un momento tranquillo PRIMA dell'evento negativo, in cui
eravamo ancora rilassati e inconsapevoli di quanto stava per succedere.

Ora riviviamo un momento tranquillo DOPO che l'evento stesso era ormai
terminato. Guardiamo dall'alto questo film, dall'inizio alla fine, dal
momento tranquillo iniziale al momento tranquillo finale.

Prendiamo questo film, rendiamolo in bianco e nero; eliminiamo il sonoro
e aggiungiamo una divertente musichetta, ad esempio quella del circo!

Ora, immaginiamo di entrare in un cinema, siamo dietro la tenda che
limita l'ingrsso in sala e ci fermiamo qui. Da questo punto, sicuri e
protetti, possiamo vedere un altro noi stessi seduto in platea che
guarda questo film. Noi non possiamo vedere direttamente il film quindi.

Quando il film è finito, entriamo dentro al film e lo riavvolgiamo
velocemente all'indietro, dal momento tranquillo finale al momento
tranquillo iniziale.

Poi torniamo dietro la tenda e ricominciamo questo processo da capo,
altre 10 volte, sempre più velocemente.

Infine tutto finisce, si accendono le luci in sala e noi possiamo
uscirne rilassati e tranquilli, senza più sentire quella paura.
BaT@_-
2008-10-08 20:28:25 UTC
Permalink
Post by Vincent
Esiste un sistema per vincere l'aracnofobia? L'unico sistema che ho
provato è stato tramite la pnl ma i risultati sono stati mediocri.
Qualcuno conosce un metodo o un cosiglio diversi?
Io me la tengo stretta: è una delle poche paure che ho.
Vincent
2008-10-08 21:41:21 UTC
Permalink
Post by ***@_-
Io me la tengo stretta: è una delle poche paure che ho.
Io meglio di no. Ogni tanto mi capita di trovare un ragno dentro casa e
l'idea di andare a dormire sapendo che ce ne può essere uno è causa di
nervosismo (magari dentro la mia camera!!). Siccome non posso eliminare
questa eventualità, meglio eliminare la fobia :-)
Lady
2008-10-15 13:17:47 UTC
Permalink
Post by Vincent
Esiste un sistema per vincere l'aracnofobia? L'unico sistema che ho
provato è stato tramite la pnl ma i risultati sono stati mediocri.
Qualcuno conosce un metodo o un cosiglio diversi?
grazie.
a me i ragni non mi fanno nessun effetto sia grandi che piccoli,
pelosi o lisci. Invece i serpenti mi facevano veramente ribrezzo. un
giorno ho vinto(forse) questa paura: ero andata ad una sagra estiva
con il mio boy, ero felice con me stessa e con tutto cio' che mi
circondava. Incontrammo l'uomo con un grosso serpente addosso e ci
chiese se volevamo fare una foto con il serpente. Il mio boy disse
subito di no, io non ci pensai neppure un secondo, volevo dimostrare
al mio boy il mio coraggio <<ioio la faccio io>> Lui prese il serpente
e me lo appoggio' sulla nuca e la mia mano sempre sul serpente, questo
non si muoveva di un millimetro sentivo solo il suo peso e la
consistenza della sua carne (che è come quella di un grosso pesce);
forse se si fosse mosso in modo repentino avrei cacciato un urlo e mi
sarebbe rimasta la paura. Pero' devo ammettere che tra il fare una
foto e tenersi in casa un boa o un pitone come animale di compagnia,
ce ne corre perchè non è mai addomesticabile e se tu ti dimentichi di
dargli da mangiare cosa succede?:)))Invece il ragno al massimo ti
pizzica o ti fa il solletico quando sgambetta : ))



Ciao
Lady
haimle
2008-10-16 08:00:14 UTC
Permalink
On 15 Ott, 15:17, Lady <***@abc.com> wrote:

Pero' devo ammettere che tra il fare una
Post by Lady
foto e tenersi in casa un boa o un pitone come animale di compagnia,
Perdonami ma dal contesto del tuo racconto mi sento di
escludere che tu sappia davvero cosa sia, ed abbia provato
personalmente una fobia.

Al massimo, avevi una paura che hai superato momentaneamente.
La fobia è tutt'altra cosa e chi non la prova non sa di cosa parla.
Come te, IMHO.

Ci sono casi, non infrequenti, di persone che, causa fobie, si vedono
fortemente condizionata la vita. L'agorafobia che, ad es. impedisce
una vita
normale di relazione e di lavoro, la zoofobia che limita determinate
attività,
casa per casa, come la vendite o le consegne porta a porta, ecc.

Il creatore di Topo Gigio era agorafobo e, per andare a firmare
contratti
dal notaio si doveva far portare in ambulanza! Le attività di P.R. le
svolgeva la moglie che, ufficialmente, passava per la creatrice unica
del personaggio ma non era affatto così.
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