Discussione:
Mentre parlo al Telefono. disegno figure geometriche.
(troppo vecchio per rispondere)
Davide Pioggia
2003-08-04 19:42:34 UTC
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Molto spesso quando parlo al telefono e mi trovo con la penna in mano
disegno su qualsiasi superficie cartacea, senza pensarci, figure
geometriche irregolari con tanto di ombra, dopo aver finito di
parlare,
io stesso li guardo è resto meravigliato di come possa averle potuto
disegnare, e non ne capisco nemmeno il motivo......
Capita anche a me, però io non traccio figure geometriche.

Di solito disegno una piccola figura molto semplice e regolare (come ad
esempio un cerchietto) e poi da lì parto con delle "variazioni sul tema"
tutto attorno. Un punto diventa una goccia, una linea diventa un flusso, a
volte appaiono delle parti talmente intricate da ricordare una fitta
vegetazione.

In una telefonata di mezz'oretta riesco spesso a riempire tutto il foglio, e
le parti del disegno più lontane da quel centro "regolare" sembrano quasi
dei "deliri".

L'aspetto di questa faccenda che mi appare più interessante è questo:

1) Io sono tendenzialmente una persona molto regolare e razionale,
'geometrico' insomma. Stando a ciò, dovrei disegnare delle figure
geometriche come fai tu, ed invece la mia mano 'delira'.

2) In passato mi è capitato diverse volte di fare dei 'test psicologici'
(veri) basati su tecniche del tipo <disegna quel che ti viene in mente>, ed
è emersa -puntualmente - la mia tendenza a tenere tutto 'sotto controllo'.
Non ho disegnato figure geometriche, ma in ogni caso si trattava di disegni
quasi 'ossessivi'.

Insomma, sembra quasi che la mia componente 'fantastica' (onirica,
delirante, eccetera) salti fuori solo quando sono al telefono.

Ho anche notato che di solito mi capita più che altro in lunghe telefonate
di lavoro, quando sono costretto a 'controllarmi'.
secondo voi, cosa potrebbe significare a livello psicologico ?
Non lo so, però come vedi nel mio caso sembra quasi una sorta di 'evasione
da me stesso', come se volessi sottrarmi al mio ferreo controllo
'geometrico'.

Certo, a questo punto non capisco perché tu disegni figure geometriche...
forse tu sei normalmente una persona incline alla fantasia? Ti neghi il
rigore razionale e lo recuperi 'di nascosto'? :-)
P.s.: sono mancino.
Anch'io! :-)

Ciao,
D.
tims
2003-08-05 19:27:08 UTC
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Ciao, capita a tutti, il disegno arriva dall'inconscio, lo facciamo quando
la nostra mente è occupata in un'altra cosa e quindi lasciamo emergere
liberamente emozioni e sensazioni che sono dentro di noi.
Di solito questi disegni o scarabocchi parlano di noi, sono i nostri
desideri, le nostre aspirazioni, le nostre paure, le nostre speranze ecc.
Questo l'ho letto in un sito, appena lo trovo ve lo faccio sapere.
Ciao :-)
Elrond
2003-08-06 08:09:03 UTC
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Post by tims
Ciao, capita a tutti, il disegno arriva dall'inconscio, lo facciamo quando
la nostra mente è occupata in un'altra cosa e quindi lasciamo emergere
liberamente emozioni e sensazioni che sono dentro di noi.
Di solito questi disegni o scarabocchi parlano di noi, sono i nostri
desideri, le nostre aspirazioni, le nostre paure, le nostre speranze ecc.
Questa opinione, pero', trova secondo me molti problemi: ad esempio il
fatto che uno scarabocchi mentre e' al telefono, ovvero mentre riceve un
input di informazioni, perdipiu' in una forma che e' decisamente lontana
da quella per cui siamo costruiti: sente ma non vede l'interlocutore. A
priori dovrei supporre che, se sto attento alla telefonata, essa
"imprima" qualcosa sullo scarabocchio.
Inoltre, conta molto - e potrebbe portare ad errate interpretazioni -
la semplice abilita' grafica del disegnatore inconscio. Io non so tenere
una matita in mano, faccio delle schifezze indegne, quindi
scarabocchiare non mi da' soddisfazione. E non ditemi che non si cerca
l'estetica eccetera. I miei scarabocchi son proprio rozzi, perche' per
me muovere una penna su un foglio non e' cosa naturale, non "scorre":
sono come uno che sta imparando a guidare l'automobile e deve pensare ad
ogni gesto che compie, non puo' ancora farlo mentre parla. E questo a
prescindere da ipotetici "blocchi della personalita'", visto che la
matita scorre ancora meno se devo disegnare qualcosa di ben definito, o
anche solo scrivere "chiuso per ferie" su un cartoncino- in quest'ultimo
caso la storia sara' del tipo:

1) C H I U S O P E R F E [occazzo non ci sta] rie

2)[dai, riproviamo, lo divido per bene prima] . C . H . I . U . [No, la
I e' piu' stretta delle altre, resta troppo spazio]

3) [OK, improvviso la spaziatura ma sto piu' attento] C H I U s O P E
[Nooooo! Una lettera piu' piccola e lo spazio tra parole uguale a quello
tra lettere!)

Alla fine lascio perdere e o lo stampo o chiamo qualcuno che,
squilibrato quasi quanto me, sa pero' disegnare.

Ovviamente, poi, e' facile, di fronte a uno stimolo vago e ambiguo,
"dimostrare" che ritrae proprio qualcuno: si puo' anche usare l'arma
devastante di "se ti ci vedi, ottimo, e' giusto; se non ti ci vedi, non
vuoi ammetterlo, e' il lato oscuro della tua personalita', devi lasciare
piu' spazio a queste cose che vogliono venire fuori..."
--
ciao,
Elrond
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