Discussione:
Amore: chi insegue chi scappa
(troppo vecchio per rispondere)
Brad Pitt
2005-02-28 16:20:37 UTC
Permalink
Perchè, da sempre, in amore c'e' questa dinamica?
Cioè che in un rapporto di coppia, se uno "scappa" o si allontana, allora
l'altro si sente insicuro e molto piu' attratto di quanto non lo fosse prima
dalla stessa persona.. e viceversa..

Nello specifico penso chi si è allontanato vede nell'altra persona un certo
attaccamento a lui, e di colpo quello che insegue appare come "una palla al
piede", un impiccio, e ne viene sminuito il "valore", mentre d'altra parte
chi insegue lo fa perchè vede l'altro come inarrivabile, perchè ha preso le
distanze, e quindi, *non capisco il perchè* ,vuole a tutti i costi (chi piu'
chi meno) riaverlo con se, proprio nel momento in cui all'altro non gliene
frega piu' niente

Qualcuno mi saprebbe dire perchè l'essere umano è fatto cosi', almeno nella
nostra societa' cultura etc etc?

Ciao ciao
lucyintheski
2005-02-28 17:16:46 UTC
Permalink
Post by Brad Pitt
Perchè, da sempre, in amore c'e' questa dinamica?
Cioè che in un rapporto di coppia, se uno "scappa" o
Ringrazio dell'occasione offerta per esprimere un pensiero sul quale sto
riflettendo in questi giorni.In una situazione in cui una persona non si è
presentata (ad un ultimo incontro con un gruppo di lavoro ) si è
riflettuto su chi lascia ( o scappa) per paura di essere lasciato. Su
chi cerca di prevenire la sofferenza dell'abbandono assumendosi la
responsabilità di essere il "cattivo" che abbandona conservando così
l'immagine buona di chi è stato lasciato.Un modo per restare parte attiva
e non subire abbandono.Un meccanismo che comunque denota grande paura di
lasciarsi andare ad un sentimento,assumersi dei rischi o cosa altro? e
cosa fare? dare garanzie? fiducia? o forse è un cammino personale per il
quale gli altri possono fare ben poco? Grazie a tutti BACI
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Brad Pitt
2005-02-28 19:15:53 UTC
Permalink
Post by lucyintheski
Ringrazio dell'occasione offerta per esprimere un pensiero sul quale sto
riflettendo in questi giorni.
Prego :)
Post by lucyintheski
In una situazione in cui una persona non si è
presentata (ad un ultimo incontro con un gruppo di lavoro ) si è
riflettuto su chi lascia ( o scappa) per paura di essere lasciato. Su
chi cerca di prevenire la sofferenza dell'abbandono assumendosi la
responsabilità di essere il "cattivo" che abbandona conservando così
l'immagine buona di chi è stato lasciato.Un modo per restare parte attiva
e non subire abbandono.
Mmh, mi chiedo quanto sia frequente questo... pero' capita in casi in cui si
hanno problemi, è una cosa masochistica
Post by lucyintheski
Un meccanismo che comunque denota grande paura di
lasciarsi andare ad un sentimento,assumersi dei rischi o cosa altro?
Un meccanismo che denota grande paura dell' abbandono imho
Post by lucyintheski
e
cosa fare? dare garanzie? fiducia?
Be, l'unica garanzia quasi certa è il matrimonio, dare la garanzia che non
si abbandonera' mai il partner mi sembra atroce
Post by lucyintheski
o forse è un cammino personale per il
quale gli altri possono fare ben poco?
Per me si


Ciao
maarleneck
2005-02-28 21:39:04 UTC
Permalink
Post by lucyintheski
chi cerca di prevenire la sofferenza dell'abbandono assumendosi la
responsabilità di essere il "cattivo" che abbandona conservando così
l'immagine buona di chi è stato lasciato.Un modo per restare parte attiva
e non subire abbandono.Un meccanismo che comunque denota grande paura di
lasciarsi andare ad un sentimento,assumersi dei rischi

....
No, mi dispiace, non sono d'accordo. Questi sono tutti alibi che si dà
l'abbandonato, della serie: "Poverino, ha un problema, sono io che devo
capirlo, paura d'amare, etc., etc."
E poi qui la domanda era un'altra, ben più interessante, direi: non è
"perchè l'altro se ne è andato", ma "perchè l'altro insegue".
Tu che dici, Vincenzo? : )
E Elledi?
E Mr Alfa?
Mi interessano molto i vostri pareri lucidi e azzeccati! : )))
ciao!
Vincenzo Del Piano
2005-03-01 09:18:25 UTC
Permalink
la domanda era non
"perchè l'altro se ne è andato", ma "perchè l'altro insegue".
Tu che dici, Vincenzo? : )
:-)))
"Tirato per la giacca" ... dico che "lasciarsi" -quando non è operazione
"concordata/consensuale"- implica un *giudizio unilaterale* (di valori) ...
e non siamo ipocriti a negarlo, prego! :-)))

Il lasciato (maschi o femmine è lo stesso) deve prendere atto che -come
dire?- egli "non va bene" (o non è "buono") in base a una valutazione da lui
non condivisa; il "lasciatore" esprime una valutazione che il lasciato *non
può accettare* senza tentare di difendersene; ciò, persino nel caso
che -sotto sotto- se lo aspettasse (e che magari ravvisasse egli stesso "i
suoi torti/difetti").
La "difesa" (imho ...) non può che consistere nel tentativo di riprendere il
rapporto, con l'obiettivo *sostanziale* di NEGARE la (s)valutazione
precedente.

In ogni caso ... "nel mentre" del (disperato) tentativo ... il lasciato
*teatralizzerà* tutte le capacità che sono state a lui disconosciute: se è
un maschio *apparirà* (ah! che si farebbe senza asterischi! :-)) galante,
cortese, attento, "flor-amatore", generoso; se è una donna *apparirà*
puntuale, garbata, disponibile, sensualissima (che quando mai, prima? :-)),
... "generosa" (... che anche senza virgolette ... uno come farebbe a
dire-senza-dire? :-))).
L'effetto della teatralizzazione -messa in scena con accorti inserimenti
(melo)drammatici- sarà che il lasciato *crederà* di aver dimostrato (a
posteriori) la infondatezza della (s)valutazione ... e penserà anche
che -dopo 'sto po' po' di sceneggiata- il lasciatore avrà *comunque* dei
dubbi sull'opportunità di cotanto incauto voltafaccia.

Anche se -come sempre, quando parlo di *queste* cose- *pare* che scherzo,
credo che le cose vadano proprio così, e (imho) ne fa prova il fatto che
nella maggioranza dei casi nei quali ci si riconcilia ... il
già-lasciato -che si sente riabilitato!- LASCIA LUI il partner.
Sotto sotto ... non se ne fida più, e non vuole correre il rischio di dover
*di nuovo* "salvare la faccia".

Convengo con gli altri amici del NG che alle motivazioni del "correre
dietro" contribuiscano paure di abbandono & menate analoghe ... ma mi si
consentirà di pensare che -a fronte della "gravità" della svalutazione-
tutto "il resto" è marginale!


Saluti <<ah, ... se mi rimpiangerai!>>
--
Vincenzo
Tin Toy
2005-03-01 12:37:58 UTC
Permalink
Post by Vincenzo Del Piano
Il lasciato (maschi o femmine è lo stesso) deve prendere atto che -come
dire?- egli "non va bene" (o non è "buono") in base a una valutazione da lui
non condivisa; il "lasciatore" esprime una valutazione che il lasciato *non
può accettare* senza tentare di difendersene; ciò, persino nel caso
che -sotto sotto- se lo aspettasse (e che magari ravvisasse egli stesso "i
suoi torti/difetti").
La "difesa" (imho ...) non può che consistere nel tentativo di riprendere il
rapporto, con l'obiettivo *sostanziale* di NEGARE la (s)valutazione
precedente.
Mi fa venire in mente una cosa che ho sentito dire spesso in questi casi
dai "mollati": "OK, mi ha lasciato, ma non poteva trovare un modo
migliore per dirmelo?"...

Se quanto dici è vero, allora direi che un "modo migliore" non esiste, o
meglio i tapini si lamenterebbero a prescindere da quanto gentilmente
sono stati trattati, visto che non sono d'accordo sull'assunto base
della questione, cioè che loro "non vanno bene".

A proposito di valutazione unilaterale, anche negli esami scolastici
(universitari e non) si viene valutati da una persona che esprime un
giudizio, in base ad una sua propria ottica che un esaminando può anche
non condividere, ma che in ogni caso è costretto a subire: quindi anche
qui si può scatenare una dinamica analoga?

UHM chissà mai che non sia questo il motivo per cui certe ragazze
vengono all'esame in mise supersexy: in passato hanno subito una cocente
bocciatura che le ha traumatizzate, per questo ce l'hanno con tutti gli
esaminatori del mondo e ora vogliono sedurre il loro giudice in modo da
svalutarlo ai propri occhi e prendersi così una rivincita morale :)
elledi
2005-03-01 15:28:32 UTC
Permalink
Post by Tin Toy
Mi fa venire in mente una cosa che ho sentito dire spesso in questi
casi dai "mollati": "OK, mi ha lasciato, ma non poteva trovare un
modo migliore per dirmelo?"...
Se quanto dici è vero, allora direi che un "modo migliore" non
esiste, o meglio i tapini si lamenterebbero a prescindere da quanto
gentilmente sono stati trattati, visto che non sono d'accordo
sull'assunto base della questione, cioè che loro "non vanno bene".
Sorry se intervengo e certo non per sostituire Vincenzo :)
Il "modo migliore" esiste: parlare.
In genere e imho gli inseguimenti avvengono quando una persona non si
capacita, e di tutto quello che ha detto Vincenzo, e/o del fulmine
quasi a ciel sereno. "Quasi" perchè a ciel sereno non è.
A parte i consumatori di rapporti "ho finito una coca ne prendo un'
altra", direi che c'è quasi sempre una vicenda di disagi, conflitti,
problemi per cui si arriva a..
Allora la domanda: perchè lui o lei non ha avuto le p../il coraggio di
parlare e arrivare assieme a una decisione? perchè non vedono che
quella situazione quasi certamente l'hanno costruita *insieme*?

E perchè scappa? Perche non si prende la responsabilità di "dirlo in
un modo migliore?" di un dialogo, di esporsi? Dov'è la paura?
Vedersi davvero? Sentire che anche l'altro ha le sue ragioni?
Prendere atto dei propri difetti?
Oppure non sarà che fa parte di una configurazione sadica?

La lamentela che ascolto io (al femminile però) è sempre quella: "non
mi ha dato il tempo di". Di che?
A volte sì, come dice Vincenzo, il tempo di evitare il non-approve
(dove dentro può esserci della manipolazione) ma a volte il tempo di
arrivare insieme a una decisione (le due cose si possono coniugare)
Il che crea poi una pericolosa possibilità reattiva: quella del "mi
hai mollato, quindi fai schifo"-che è solo una restituzione di
giudizio, non è sempre vera e non serve a nessuno.
--
Ciao
elledi
Brad Pitt
2005-03-01 15:04:28 UTC
Permalink
Post by elledi
Sorry se intervengo e certo non per sostituire Vincenzo :)
Il "modo migliore" esiste: parlare.
In genere e imho gli inseguimenti avvengono quando una persona non si
capacita, e di tutto quello che ha detto Vincenzo, e/o del fulmine
quasi a ciel sereno. "Quasi" perchè a ciel sereno non è.
A parte i consumatori di rapporti "ho finito una coca ne prendo un'
altra", direi che c'è quasi sempre una vicenda di disagi, conflitti,
problemi per cui si arriva a..
Giusto..
Post by elledi
Allora la domanda: perchè lui o lei non ha avuto le p../il coraggio di
parlare e arrivare assieme a una decisione? perchè non vedono che
quella situazione quasi certamente l'hanno costruita *insieme*?
Giusto anche qui, pero' non sempre con le parole si risolve la situazione
"scappa/insegui"
Post by elledi
E perchè scappa? Perche non si prende la responsabilità di "dirlo in
un modo migliore?" di un dialogo, di esporsi? Dov'è la paura?
Vedersi davvero? Sentire che anche l'altro ha le sue ragioni?
Prendere atto dei propri difetti?
Oppure non sarà che fa parte di una configurazione sadica?
Mmh non è detto che chi "scappa" non si sia prima confrontato con il
partner..

Faccio un esempio pratico cosi' mi spiego meglio: due persone stanno insieme
per 3 anni, ad un certo punto, quasi per comune accordo si lasciano causa
problemi vari, prima ne soffre uno perchè la decisione non è stata proprio
di suo gradimento, poi se ne fa una ragione e inizia a fregarsene. In tutto
questo tempo si sono cmq visti da "amici". Ma proprio nel momento in cui lui
se ne fa una ragione è il partner ad accorgersi del cambiamento, e quindi
inizia a cambiare idea e vorrebbe rimettersi insieme a lui, lui che pero'
non ne vuole sapere piu'.
In breve, tratto da una storia vera, questo aneddoto descrive un
"scappa/insegui" dove lui e lei si scambiano i ruoli..
elledi
2005-03-01 21:55:46 UTC
Permalink
Post by Brad Pitt
Faccio un esempio pratico cosi' mi spiego meglio: due persone stanno
insieme per 3 anni, ad un certo punto, quasi per comune accordo si
lasciano causa problemi vari, prima ne soffre uno perchè la
decisione non è stata proprio di suo gradimento, poi se ne fa una
ragione e inizia a fregarsene. In tutto questo tempo si sono cmq
visti da "amici". Ma proprio nel momento in cui lui se ne fa una
ragione è il partner ad accorgersi del cambiamento, e quindi inizia
a cambiare idea e vorrebbe rimettersi insieme a lui, lui che pero'
non ne vuole sapere piu'. In breve, tratto da una storia vera,
questo aneddoto descrive un "scappa/insegui" dove lui e lei si
scambiano i ruoli..
hehe..=) ti faccio un film per gioco:
uno dice: "io vado, allora siamo d'accordo, vado, guarda che vado"
e poi fra sè e sè "accidenti non mi corre dietro..mmm, cià che ci
mettiamo su una bella amicizia, così non sono proprio andato"
e l'altro sta al gioco (o alla speranza).
Allora il primo dice "maccome, cosa vuoi da me? io sono andato!"
Ossia non se n'è mai davvero andato nè uno nè l'altro:))
Chiaro che è un' ipotesi, una fra le tante, quello che volevo dire è
solo che bisognerebbe essere nella pelle, vedere come hanno parlato
perchè sono rimasti in contatto e cosa significa per loro "amicizia",
se non sia un paravento per altro :)))
--
ciao
elledi
maarleneck
2005-03-01 21:52:39 UTC
Permalink
Post by elledi
E perchè scappa? Perche non si prende la responsabilità di "dirlo in
un modo migliore?" di un dialogo, di esporsi? Dov'è la paura?
Vedersi davvero? Sentire che anche l'altro ha le sue ragioni?
Prendere atto dei propri difetti?
Oppure non sarà che fa parte di una configurazione sadica?


....
La mia opinione? Perchè guardare in faccia (o sentirne la voce al telefono)
una persona che soffre, specie se a causa loro, è una gran scocciatura.
E si sà che gli uomini odiano le scocciature...
Brad Pitt
2005-03-01 15:08:14 UTC
Permalink
Post by Vincenzo Del Piano
La "difesa" (imho ...) non può che consistere nel tentativo di riprendere il
rapporto, con l'obiettivo *sostanziale* di NEGARE la (s)valutazione
precedente.
Questo è il punto che mi interessa, pero' non è solo questo... se fosse solo
cosi' allora a cosa sarebbe dovuto l'improvviso ritorno di fiamma che
accompagna questa situazione? Il fatto è che chi insegue si sente veramente
innamorato come non mai dell'altro, proprio perchè l'altro scappa, quindi
penso che ci sia anche il fatto che uno si rende conto di essere innamorato
solo quando vede che sta perdendo inesorabilmente l'altro..
A questo punto mi chiedo: perchè non ce ne accorgiamo durante un rapporto e
solo alla fine? :)


Grazie cmq dell'attenta analisi hai centrato il punto :)
Vincenzo Del Piano
2005-03-02 19:13:49 UTC
Permalink
Post by Brad Pitt
a cosa sarebbe dovuto l'improvviso ritorno di fiamma che
accompagna questa situazione? Il fatto è che chi insegue si sente veramente
innamorato come non mai dell'altro, proprio perchè l'altro scappa, quindi
penso che ci sia anche il fatto che uno si rende conto di essere innamorato
solo quando vede che sta perdendo inesorabilmente l'altro..
A questo punto mi chiedo: perchè non ce ne accorgiamo durante un rapporto e
solo alla fine? :)
IMHO "semplicemente" perchè uno, alle belle cose che ha attorno, "fa caso"
quando gli mancano.
Uno/una ... *si abitua* tanto ad "avere" il partner, che o prima o poi (...
chè credo sia paradossalmente "normale") comincia a dare per scontato che
"abbia" senza possibilità di "non-avere-più".
E (magari ...) trascura pure qualche cura/carineria, proprio come si fa con
una cosa nuova, molto desiderata, della quale *sulle prime* si ha una cura
attenta ... e poi non ci si fa più caso: "sta lì ..."

Ma non va bene ...
:-(((

Saluti distratti/abitudinari
--
Vincenzo
maarleneck
2005-03-01 21:45:32 UTC
Permalink
Post by Vincenzo Del Piano
In ogni caso ... "nel mentre" del (disperato) tentativo ... il lasciato
*teatralizzerà* tutte le capacità che sono state a lui disconosciute: se è
un maschio *apparirà* (ah! che si farebbe senza asterischi! :-)) galante,
....
a parte il fatto che io gli asterischi li avrei messi a *maschio* ; P
Post by Vincenzo Del Piano
se è una donna *apparirà*
puntuale, garbata, disponibile, sensualissima (che quando mai, prima? :-)),

....
L'uomo forse farà senz'altro come tu dici, fino a rendersi insopportabile
"zerbino", ma la donna (e forse anche qui andrebbero gli asterischi...),
rendendosi insopportabile anch'ella, più probabimente si metterà a
"frignare", come dite voi, o a piangere, come diciamo noi, e supplicare,
implorare, rivangare, rinfacciare, colpevolizzare, ricattare. E chi ha
coraggio dica che non è così.
Ma non certo perchè ama l'uomo perduto (se lo amasse veramente, infatti, non
lo terrebbe mai legato a sé a forza) (e neanche se amasse se stessa, in
effetti...), ma solo per una generalizzata *fottutissima* paura
dell'abbandono (là fuori è una giungla, mo chi mi si piglia, meglio
insistere con questo visto che ce l'ho per le mani, etc., etc.).
Non stupitevi (e non inorridite) della mia analisi *spietata*, mi piace
parlare senza mezzi termini, e aborro le ipocrisie.
Post by Vincenzo Del Piano
... "generosa" (... che anche senza virgolette ... uno come farebbe a
dire-senza-dire? :-))).
....
Sei un maestro della comunicazione ; ))

Il tuo post offre un punto di vista interessante, come sempre : )
E allora, a questo punto, ti chiedo una cosa, e giro la domanda anche a
tutti voi del N.G.:

Da brava personcina matura e razionale quale mi piace(rebbe) essere, ho
imparato a farmene una ragione quando un uomo (e/o un' amica) decide che
"non gli servono più i miei favori", se così si può dire, che non ha più
bisogno di me, del mio amore o della mia amicizia, in altre parole che non
mi vuole più nella sua vita, PURCHE' ME NE SPIEGHI IL MOTIVO.
Della serie: mi dispiace, ma non ti amo più; oppure: vogliamo cose diverse;
e chi più ne ha più ne metta.
Siccome mi è capitato anche di provarle in prima persona queste cose, non
solo di *subirle* (per fortuna!), so che tutto può finire.
MA, SE UNA PERSONA SPARISCE/SI ALLONTANA SENZA DIRMENE IL MOTIVO, DIVENTO
MATTA E MI ATTACCO ANCORA DI PIU'. ...un problema di autostima?! ; ) Può
essere, ma andrebbe risolto con un' po' di "cognitivo-comportamentale" (cioè
in 4 e 4 otto!)
CONSIGLI?!?!?
Vi aspetto numerosi/e : )))
Vincenzo Del Piano
2005-03-02 21:01:57 UTC
Permalink
Post by Vincenzo Del Piano
In ogni caso ... il lasciato
*teatralizzerà* tutte le capacità che sono state a lui disconosciute
L'uomo forse farà come tu dici, fino a rendersi insopportabile
"zerbino", ma la donna rendendosi insopportabile anch'ella,
più probabimente si metterà a "frignare", come dite voi,
o a piangere, come diciamo noi, e supplicare,
implorare, rivangare, rinfacciare, colpevolizzare, ricattare.
E chi ha coraggio dica che non è così.
Teatralizzazioni: "solo" teatralizzazioni! :-)))
Adeguate/adattate al genere maschio/femmina ...
Post by Vincenzo Del Piano
Ma non certo perchè ama l'uomo perduto,
ma solo per una generalizzata *fottutissima* paura
dell'abbandono
Non stupitevi (e non inorridite) della mia analisi *spietata*, mi piace
parlare senza mezzi termini, e aborro le ipocrisie.
La paura dell'abbandono ... ce l'hanno pure i maschi ...
E ... anch'io aborro le ipocrisie (machiste :-))).
Post by Vincenzo Del Piano
Da brava personcina matura e razionale quale mi piace(rebbe) essere, ho
imparato a farmene una ragione quando un uomo (e/o un' amica) decide che
"non gli servono più i miei favori", se così si può dire, che non ha più
bisogno di me, del mio amore o della mia amicizia, in altre parole che non
mi vuole più nella sua vita, PURCHE' ME NE SPIEGHI IL MOTIVO.
MA, SE UNA PERSONA SPARISCE/SI ALLONTANA SENZA
DIRMENE IL MOTIVO, DIVENTO
MATTA E MI ATTACCO ANCORA DI PIU'.
...un problema di autostima?! ; )
CERTO, che è questione di autostima: il partner (o un amico) ti mollano
senza che tu sappia il perchè ... e tu puoi (legittimamente) pensare che ha
ravvisato in te un difetto intollerabile!
Di fronte a questo sospetto (legittimo ancorchè in odore di nevrosi) ...
anche uno che non è nevroticamente auto-disistimantesi lo può (per un
momento) diventare; per non "allungare il momento"
*o* uno si fa dire subito perchè cappero eccetera (con il rischio di dover
dimostrare il contrario ... da cui le teatralizzazioni);
*o* tenta l'operazione "recupero dell'altra persona" (ai fini
auto-riabilitativi che esponevo nel post di ieri).

In ogni caso ... devo dire (pensando assai sconsolatamente/incazzatamente a
quando è successo a me) che a uno NON VA GIU' che lo mollino senza metterlo
nella condizioni di teatralizzare "il necessario" ai fini
auto-riabilitativi.
Però (ricordando come reagii -sconsolazione/incazzataura a parte! :-)))) ...
*non* mi sono attaccato ancor di più!
Preferii dimostrare/*ostentare* - ... come dire?- un decoroso sdegno per la
(*pesante*) svalutazione patita, e andai a cercare *altrove* le prove
auto-riabilitative.
Si può fare anche così, no? :-)))))))))
Post by Vincenzo Del Piano
andrebbe risolto con un' po' di "cognitivo-comportamentale" (cioè
in 4 e 4 otto!)
... si fa <<in 4 e 4 otto!>> con la cognitivo comportamentale?
E aspetti adesso a dirmelo?!


Saluti ... lungamente psicoanalitici :-(((
--
Vincenzo

maarleneck
2005-02-28 21:33:57 UTC
Permalink
Post by Brad Pitt
Perchè, da sempre, in amore c'e' questa dinamica?
Cioè che in un rapporto di coppia, se uno "scappa" o si allontana, allora
l'altro si sente insicuro e molto piu' attratto di quanto non lo fosse prima
dalla stessa persona.. e viceversa..

Nello specifico penso chi si è allontanato vede nell'altra persona un certo
attaccamento a lui, e di colpo quello che insegue appare come "una palla al
piede", un impiccio, e ne viene sminuito il "valore", mentre d'altra parte
chi insegue lo fa perchè vede l'altro come inarrivabile, perchè ha preso le
distanze, e quindi, *non capisco il perchè* ,vuole a tutti i costi (chi piu'
chi meno) riaverlo con se, proprio nel momento in cui all'altro non gliene
frega piu' niente

Qualcuno mi saprebbe dire perchè l'essere umano è fatto cosi', almeno nella
nostra societa' cultura etc etc?


....
Bravo, bella domanda!
Sottoscrivo.
delfino
2005-02-28 22:12:51 UTC
Permalink
Brad Pitt

E' inutile che ti nascondi dietro pseudonimi altisonanti :-) ti ho subito
riconosciuto!!
Post by Brad Pitt
Perchè, da sempre, in amore c'e' questa dinamica?
Cioè che in un rapporto di coppia, se uno "scappa" o si allontana, allora
l'altro si sente insicuro e molto piu' attratto di quanto non lo fosse prima
dalla stessa persona.. e viceversa..
Bah, non sempre, spesso, se A scompare dalla visuale di B, B si dimentica
di A e buonanotte. Diverso è il caso in cui A, pur lasciando B, continua a
frequentare il suo giro / luogo di lavoro / ambiente comune: in quel caso,
in effetti è probabile che B soffra.

Ciao F ... bè, lascio agli altri utenti del NG il piacere di indagare!
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Continua a leggere su narkive:
Loading...