Discussione:
Che cosa manca a chi non è mai stato amato?
(troppo vecchio per rispondere)
Amleto, il danese
2009-07-09 07:13:41 UTC
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vedendo certe persone profondamente segnate da problemi estetici o di salute
gravi,
mi sono chiesto cosa prova e in cosa manca chi non è mai stato amato

voi direte che anche loro saranno stati amati da genitori e altri caretakers
ma non è la stessa cosa, noi chiamiamo nello stesso modo due cose in realtà
differenti:
l'amor filiale/genitoriale, l'affetto amicale da una parte e l'amor sensuale
e possessivo-sessuale.

Mi chiedo se ci sono studi in merito a cosa porta a livello psicologico la
consapevolezza di esser stati amati (desiderati, considerati unici e
insispensabili) e cosa comporta a livello di psicologia evolutiva il non
esserlo stati mai.
Pg
2009-07-09 19:04:38 UTC
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Post by Amleto, il danese
vedendo certe persone profondamente segnate da problemi estetici o di salute
gravi,
mi sono chiesto cosa prova e in cosa manca chi non è mai stato amato
La domanda mi pare strana....
Basti guardare l'espressione soddisfattissima
delle belle donne corteggiate
e quella perennemente desolata ed umiliata delle brutte ?
se sai osservare non servono tanti discorsi
last-time
2009-07-09 20:39:13 UTC
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Post by Amleto, il danese
vedendo certe persone profondamente segnate da problemi estetici o di salute
gravi,
mi sono chiesto cosa prova e in cosa manca chi non è mai stato amato
voi direte che anche loro saranno stati amati da genitori e altri caretakers
ma non è la stessa cosa, noi chiamiamo nello stesso modo due cose in realtà
l'amor filiale/genitoriale, l'affetto amicale da una parte e l'amor sensuale
e possessivo-sessuale.
Mi chiedo se ci sono studi in merito a cosa porta a livello psicologico la
consapevolezza di esser stati amati (desiderati, considerati unici e
insispensabili) e cosa comporta a livello di psicologia evolutiva il non
esserlo stati mai.
Buona sera. dopo i primi ani di vita e cioè al primo contatto con il
mondo esterno si modella ciò che poi ti rimarrà per sempre ,potrai
modificare ma non cambiare il tuo essere.l'essere accettato nel
gruppo,ma sopratutto il parteciparvi in maniera effettiva ti porterà a
modellare il tuo carattere ma sopratutto il come ti vedranno gli
altri,da qui l'inizio di quello che sarai in futuro.l'essere amati non
può essere per sempre l'amore non è eterno, alla fine colui che rimane
solo comunque non è vero che non sia mai stato amato,solo che non ha
mai fatto niente per esserlo. Quindi tutto quello che vuoi lo puoi
avere,basta cercarlo.
Pg
2009-07-10 13:01:43 UTC
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Post by last-time
Buona sera. dopo i primi ani di vita e cioè al primo contatto con il
solo comunque non è vero che non sia mai stato amato,solo che non ha
mai fatto niente per esserlo. Quindi tutto quello che vuoi lo puoi
avere,basta cercarlo.
Dopo aver ben appreso che le regole dell'inter relazionarci agli
altri non vengono di norma fissate dai nostri criteri, ma già
esistono e sono molto istintive.
Boston TeaParty
2009-07-10 17:10:28 UTC
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last-time ha scritto:



Quindi tutto quello che vuoi lo puoi
Post by last-time
avere,basta cercarlo.
Non cogli il punto della questione.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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Barrese Paolo
2009-07-11 07:54:11 UTC
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Post by Amleto, il danese
mi sono chiesto cosa prova e in cosa manca chi non è mai stato amato
E' come se ti mancasse la terra sotto i piedi, manca la serenità perchè c'è
un copione inconscio (il più potente quello: mamma-bambino) che rompe
l'equilibrio e che necessita tutte le volte d'essere riequilibrato e
s-confermato.

Saluti, B.P.
--
Quanti vote m'hai cullat m'braccia a te p' 'na nuttata
quantu latt' a chistu seno che m'hai che m'hai dat'
'na carezz semp pront pur p' na cosa e nient
e cumm era doce chella man n'front.
Barrese Paolo
2009-07-11 07:53:49 UTC
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Post by Amleto, il danese
mi sono chiesto cosa prova e in cosa manca chi non è mai stato amato
E' come se ti mancasse la terra sotto i piedi, manca la serenità perchè c'è
un copione inconscio (il più potente quello: mamma-bambino) che rompe
l'equilibrio e che necessita tutte le volte d'essere riequilibrato e
s-confermato.

Saluti, B.P.
--
Quanti vote m'hai cullat m'braccia a te p' 'na nuttata
quantu latt' a chistu seno che m'hai che m'hai dat'
'na carezz semp pront pur p' na cosa e nient
e cumm era doce chella man n'front.
Marisa Camagni
2009-07-21 19:07:10 UTC
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Post by Amleto, il danese
vedendo certe persone profondamente segnate da problemi estetici o di salute
gravi,
mi sono chiesto cosa prova e in cosa manca chi non è mai stato amato
voi direte che anche loro saranno stati amati da genitori e altri caretakers
ma non è la stessa cosa, noi chiamiamo nello stesso modo due cose in realtà
l'amor filiale/genitoriale, l'affetto amicale da una parte e l'amor sensuale
e possessivo-sessuale.
Mi chiedo se ci sono studi in merito a cosa porta a livello psicologico la
consapevolezza di esser stati amati (desiderati, considerati unici e
insispensabili) e cosa comporta a livello di psicologia evolutiva il non
esserlo stati mai.
Credo di non avere grossi problemi nè estetici nè di salute e credo di
non essere stata amata. Cosa si prova? Impari a fartene una ragione e
ci vivi insieme a questa roba qua. Insomma te ne freghi.
Rossana
2009-07-28 15:51:41 UTC
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Post by Amleto, il danese
vedendo certe persone profondamente segnate da problemi estetici o di salute
gravi,
mi sono chiesto cosa prova e in cosa manca chi non è mai stato amato
voi direte che anche loro saranno stati amati da genitori e altri caretakers
ma non è la stessa cosa, noi chiamiamo nello stesso modo due cose in realtà
l'amor filiale/genitoriale, l'affetto amicale da una parte e l'amor sensuale
e possessivo-sessuale.
Mi chiedo se ci sono studi in merito a cosa porta a livello psicologico la
consapevolezza di esser stati amati (desiderati, considerati unici e
insispensabili) e cosa comporta a livello di psicologia evolutiva il non
esserlo stati mai.
Penso che gli studi in merito siano veramente tanti, partirei con
l'amore genitoriale come fondamenta di tutto.
Cogli proprio il punto della questione, perchè il non essere amati,
non relazionarsi in modo corretto col 'proprio oggetto d'amore' nei
primi anni di vita, costituisce una base rischiosa dal punto di vista
psichico/emotivo/relazionale/intellettivo (e anche fisico) capace di
creare fratture nell'Io molto difficili da sanare.
L'amore verso un nuovo essere umano comincia nella pancia della mamma
e le più gravi patologie sembrano poter derivare da carenze d'amore o,
come nel caso dell'autismo, dalla percezione dell'odio da parte del
feto.
Durante i primi anni di vita (2), in comunione fisica e mentale con la
madre, si costituisce il proprio Io, la struttura psichica in grado di
interagire correttamente con il mondo esterno e con il proprio
profondo. E' indubbio che anche nel proseguio della crescita, il
rapporto genitoriale con la madre, assume grande rilevanza in questo
senso.
Non sentirsi amati, accettati, accuditi dalla madre mina nel profondo
la nostra sicurezza, indebolisce le nostre radici, il mancato
'grounding' ci inchioda nevroticamente alla fase in cui eravamo
dipendenti dagli altri per il nostro sostentamento. Quante volte poi,
nella vita, può mancare questa autonomia per la soluzione creativa dei
problemi che affrontiamo con conseguenze quali la depressione?
Innumerevoli...
Il mancato amore del padre ci rende deboli dal punto di vista sociale,
interpersonale. Incapaci di inquadrare con oggettività le situazioni e
le persone, spesso rimaniamo incatenati alle nostre fragilità col
mondo esterno, con il quale abbiamo necessità di confronto per la
crescita e ulteriore costruzione di noi. Da qui l'ambivalente
approccio di fuga/scontro col mondo, incapaci, come si diventa, di
rapportarci correttamente con esso.
Entrambi i genitori svolgono un ruolo fondamentale nei confronti dei
loro figli, in periodo di complesso edipico, per la ulteriore crescita
di tipo personale/relazionale/intellettiva.
E' indubbio: penso che la quasi totalità delle persone abbia subito
una qualche frustrazione di mancato amore da parte delle figure
genitoriali, per quanto amorevoli possano essere state: sta ad ognuno
di noi saperle affrontare e lenire, perdonare e convivere, se non
superare.
L'amore che nasce dalla famiglia, questo calore, questa percezione
estrema di sicurezza e di accettazione regala all'essere umano
strumenti importanti per affrontare i dolori e le ingiustizie della
vita, come quelle della malattia, dell'handicap, della bruttezza
(concetto un po' generico, a dire il vero...) o di ogni sopruso che
chiunque prima o poi subisce.

Questo è in realtà, il riassunto di molte cose, da affrontare
seriamente e in profondità. Diciamo, un'indicazione generale delle
cose, per quanto letto in merito.

Saluti
Rossana

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