sandratrentasei
2005-03-13 00:28:58 UTC
Ho 36 anni, e un (grande?) limite. Gli uomini pacati, razionali, poco
inventivi, mi tramortiscono di noia. E, per colmo di disgrazia, sembro
attirare come una calamita solo quelli.
Un mio collega, appartenente alla categoria "tediosissimi", si è messo in
testa che tra me e lui esistono troppe affinità perchè la nostra
"amicizia" (che in realtà è solo una civile coesistenza professionale)non
possa non trasformarsi prima o poi in qualcosa di più.
E' molto fastidioso. Anche perchè in realtà io da anni sono
innamoratissima (credo ormai senza speranza) di un altro uomo che, come
me, è esuberante, loquace, pieno di energia e di fantasia. Il quale fa
coppia fissa con una ragazza che sembra l'omologa del mio collega (calma
tanto da sembrare cupa).
Con l'uomo che segretamente amo il dialogo è brioso e costantemente
rinnovato dall'humour e dalla fantasia. E, a quanto pare, gli piaccio
anche fisicamente (lo ha detto a me, e anche a qualcun altro).
Eppure, la faccenda non decolla oltre.
Lui continua a stare con la sua ragazza, che sicuramente avrà altre virtù,
ma che, per come si pone in pubblico, non manifesta certo la verve e la
prontezza di spirito che avrei detto necessarie alla partner di un uomo
con gli stessi requisiti.
E posso anche capire che nella loro coppia si siano creati altri e diversi
e complementari equilibri.
Ma, per quanto riguarda me, io voglio e cerco disperatamente una persona
con cui poter parlare moltissimo e ridere altrettanto.
Perchè a questo genere di uomo non interesso?
Forse potrebbe sorgere il timore, da parte di un eventuale partner, di
vedersi soffiato il palcoscenico di primoattore della situazione?
A me non interessa emergere in compagnia, non cerco le luci della ribalta,
mi piace molto anche ascoltare. Se, e quando, è necessario, so tenermi un
passo indietro.
Cos'è che non funziona, allora?
Mi sono posta seriamente il problema di sembrare ansiogena, stressante,
troppo impegnativa. E ne ho seriamente parlato con amiche e amici,
invitandoli senza remore a esprimere il loro parere.
Beh, pare che il problema non sia questo. Nessuno mi trova stressante.Anzi
sono stati concordi nel definirmi trascinatrice e coinvolgente.
Cosa c'è, allora? Inibisco, forse, gli uomini? Non direi sia corretto
pensare nemmeno questo: i noiosi, come ho già precisato, in genere mi
trovano appetibilissima, ahimè.
Sto iniziando a farmi un complesso di come sono.
E già da un po' ho iniziato a parlare meno. Pensavo che forse avrebbe
potuto mio malgrado rivelarsi una carta inaspettatamente vincente, e
invece no, la situazione è rimasta invariata.
I noiosi mi amano, i brillanti al massimo mi considerano un'amica.
Riuscite a vederci più chiaro di me, in tutta la faccenda?
Ciao e grazie
inventivi, mi tramortiscono di noia. E, per colmo di disgrazia, sembro
attirare come una calamita solo quelli.
Un mio collega, appartenente alla categoria "tediosissimi", si è messo in
testa che tra me e lui esistono troppe affinità perchè la nostra
"amicizia" (che in realtà è solo una civile coesistenza professionale)non
possa non trasformarsi prima o poi in qualcosa di più.
E' molto fastidioso. Anche perchè in realtà io da anni sono
innamoratissima (credo ormai senza speranza) di un altro uomo che, come
me, è esuberante, loquace, pieno di energia e di fantasia. Il quale fa
coppia fissa con una ragazza che sembra l'omologa del mio collega (calma
tanto da sembrare cupa).
Con l'uomo che segretamente amo il dialogo è brioso e costantemente
rinnovato dall'humour e dalla fantasia. E, a quanto pare, gli piaccio
anche fisicamente (lo ha detto a me, e anche a qualcun altro).
Eppure, la faccenda non decolla oltre.
Lui continua a stare con la sua ragazza, che sicuramente avrà altre virtù,
ma che, per come si pone in pubblico, non manifesta certo la verve e la
prontezza di spirito che avrei detto necessarie alla partner di un uomo
con gli stessi requisiti.
E posso anche capire che nella loro coppia si siano creati altri e diversi
e complementari equilibri.
Ma, per quanto riguarda me, io voglio e cerco disperatamente una persona
con cui poter parlare moltissimo e ridere altrettanto.
Perchè a questo genere di uomo non interesso?
Forse potrebbe sorgere il timore, da parte di un eventuale partner, di
vedersi soffiato il palcoscenico di primoattore della situazione?
A me non interessa emergere in compagnia, non cerco le luci della ribalta,
mi piace molto anche ascoltare. Se, e quando, è necessario, so tenermi un
passo indietro.
Cos'è che non funziona, allora?
Mi sono posta seriamente il problema di sembrare ansiogena, stressante,
troppo impegnativa. E ne ho seriamente parlato con amiche e amici,
invitandoli senza remore a esprimere il loro parere.
Beh, pare che il problema non sia questo. Nessuno mi trova stressante.Anzi
sono stati concordi nel definirmi trascinatrice e coinvolgente.
Cosa c'è, allora? Inibisco, forse, gli uomini? Non direi sia corretto
pensare nemmeno questo: i noiosi, come ho già precisato, in genere mi
trovano appetibilissima, ahimè.
Sto iniziando a farmi un complesso di come sono.
E già da un po' ho iniziato a parlare meno. Pensavo che forse avrebbe
potuto mio malgrado rivelarsi una carta inaspettatamente vincente, e
invece no, la situazione è rimasta invariata.
I noiosi mi amano, i brillanti al massimo mi considerano un'amica.
Riuscite a vederci più chiaro di me, in tutta la faccenda?
Ciao e grazie
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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